Tesla torna a correre: nel Q3 battute le attese di Wall Street, crescono le vendite
Tesla batte le attese nel Q3 2025: vendite in aumento del 7,4% a 497mila unità, trainate da Model 3 e Y, nonostante produzione in calo.

Dopo mesi in cui le vendite sembravano segnare il passo, il terzo trimestre del 2025 racconta una storia diversa per Tesla. I dati pubblicati questa mattina mostrano infatti un netto miglioramento nelle consegne, che hanno superato le attese degli analisti, anche se la produzione è scesa rispetto all’anno precedente.
Produzione giù, ma vendite in rialzo
Tra luglio e settembre Tesla ha costruito 447.450 veicoli elettrici, con un calo del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. La flessione ha colpito soprattutto i modelli storici: la produzione combinata di Model S, Model X e Cybertruck si è fermata a 11.624 unità, un crollo del 55,1% su base annua. Al contrario, le linee dedicate a Model 3 e Model Y hanno mostrato più resistenza, con 435.826 esemplari costruiti e un calo limitato all’1,8%.
Se i numeri produttivi deludono, le consegne raccontano un’altra storia. Tesla ha venduto 497.099 auto, registrando un +7,4% rispetto al terzo trimestre 2024 e superando nettamente le previsioni, che stimavano meno di 450.000 consegne. La crescita è trainata quasi interamente dalle Model 3 e Y, che hanno raggiunto 481.166 unità vendute (+9,4% su base annua). Al contrario, Model S, Model X e Cybertruck hanno continuato a perdere terreno, scendendo del 30,5% a 15.933 unità.
Le ragioni dietro il balzo

Secondo gli analisti, una spinta decisiva è arrivata dagli Stati Uniti, dove la fine degli incentivi fiscali IRS per i veicoli elettrici ha probabilmente accelerato gli acquisti. Anche in Europa si osservano segnali positivi, con dati di immatricolazione in crescita in paesi chiave come Francia, Spagna, Danimarca e Norvegia.
Il trimestre ha permesso a Tesla di ripulire gran parte del magazzino, smaltendo oltre 45.000 Model 3 e Y e circa 4.000 unità tra S, X e Cybertruck. Nonostante le difficoltà legate a un catalogo giudicato ormai datato e le polemiche che circondano il CEO Elon Musk, il marchio ha dunque messo a segno un risultato che restituisce fiducia agli investitori.
Resta da capire se questo trend sarà sostenibile nei prossimi mesi, quando la mancanza di novità di prodotto potrebbe tornare a pesare e l’effetto “corsa all’incentivo” a svanire. Per ora, però, Tesla può archiviare il trimestre come una vittoria.


