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Studio su oltre 2 milioni di persone: l’alcol aumenta il rischio di demenza anche in piccole quantità

Una ricerca sfata il mito dell'effetto protettivo dell'alcol moderato, importanti dati genetici e questionari a persone che hanno smesso di bere e astemi dalla nascita.

Studio su oltre 2 milioni di persone: l’alcol aumenta il rischio di demenza anche in piccole quantità

È stato condotto il più grande studio genetico e osservazionale sul rischio di demenza connesso al consumo di alcol. Un team di ricerca ha esaminato più di cinquecentomila adulti tra Regno Unito e Stati Uniti, di età compresa tra i 56 e i 72 anni. Ogni partecipante ha risposto ad un questionario sulle abitudini di consumo dell’alcol e ha dato il consenso al monitoraggio della salute quindici anni dopo.

Dai risultati emersi, chi rinuncia all’alcol totalmente e gli astemi dalla nascita hanno più alte probabilità di prevenire lo sviluppo della demenza in età avanzata. I ricercatori sottolineano la demenza di qualsiasi tipo: “I risultati del nostro studio supportano l’effetto negativo di tutti i tipo di consumo di alcol sul rischio di demenza. Senza alcuna prova a sostegno dell’effetto protettivo precedentemente suggerito del consumo moderato di alcol“, queste le parole dei ricercatori autori dello studio.

l’alcol aumenta il rischio di demenza anche in piccole quantità

Sul consumo e abuso di alcol bisogna fare più informazione e prevenzione, i casi di demenza calerebbero fino al 16%

I ricercatori si sono concentrati soprattutto su chi ha smesso di bere o chi ha ridotto il consumo di alcol. Pochi bicchieri possono incidere sulle cause dei primi effetti delle demenza. Si sono analizzati anche i dati genetici di 2,4 milioni di persone. Gli studiosi hanno utilizzato la randomizzazione mendeliana per valutare il rapporto tra consumo di alcol e demenza.

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La forma a U è quasi scomparsa, soprattutto a livello genetico si conta che più è maggiore il consumo di alcol e maggiore è il rischio di demenza. I ricercatori non hanno trovato cali su bevitori occasionali, anche di birra o vino e non superalcolici. Per gli scienziati, contrastare i disturbi legati all’uso e abuso di alcol potrebbe ridurre i casi di demenza nella popolazione fino al 16%.

Nessuna delle due parti dello studio può provare in modo conclusivo che il consumo di alcol causi direttamente la demenza. Ma questo si aggiunge a una grande quantità di dati simili che mostrano associazioni tra consumo di alcol e aumento del rischio di demenza, e studi neuroscientifici fondamentali hanno dimostrato che l’alcol è direttamente tossico per i neuroni nel cervello“, sono le affermazioni di Tara Spires-Jones, dell’Università di Edimburgo nel Regno Unito.

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