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Dispiegamento da record nello spazio: la missione NISAR entra nel vivo

Il satellite NISAR è un grande ombrello spaziale che monitora sopra le nuvole foreste, ghiacciai e conseguenze di terremoti, vulcani e frane.

Dispiegamento da record nello spazio: la missione NISAR entra nel vivo

Vedere il più possibile lontano, anche uscendo dall’orbita terrestre. La NASA e l’ISRO (Indian Space Research Organisation), con il satellite NISAR, superano un record importante. Viene dispiegato in orbita un riflettore antenna da 39 piedi. Questo grande ombrello spaziale non servirà tanto a monitorare galassie e stelle ma proprio la Terra. Spostamenti delle calotte glaciali, dei ghiaccia, terremoti e micro sismi provocati da vulcani e frane.

Il lancio del NISAR è avvenuto dall’India sudorientale, con un importante hardware scientifico. Il satellite iniziale è stato portato nell’orbita terrestre bassa, ha la forma di un grande ombrello. È stato stabilizzato con un braccio di nove metri che lo blocca, in tutto l’estensione è di 12 metri.

La sua missione è raccogliere informazioni sui cambiamenti della superficie terrestre, scansiona tutte le terre emerse e ghiacciate due volte ogni 12 giorni. In un anno, le fotografie e informazioni che arrivano sono tante e importanti. Il lancio è avvenuto il 30 luglio, la base indiana si chiama Satish Dhawan Space Centre.

missione NISAR

Parola ai tecnici di NASA e ISRO sul NISAR, composto da due sistemi radar ad apertura sintetica

Terremoti, vulcani e frane provocano delle deformazioni importanti che incidono su acque terrestri e le zone di ghiaccio più grandi. Il Nisar sarà importante anche per monitorare gli ecosistemi forestali e le zone umide. Verranno osservate anche aree colpite da catastrofi, infrastrutture e aree agricole. Leggiamo le parole dei tecnici NASA/ISRO.

Missione NISAR: tracciare i cambiamenti della superficie terrestre Missione NISAR: tracciare i cambiamenti della superficie terrestre

Il successo del dispiegamento del riflettore NISAR segna una pietra miliare significativa nelle capacità del satellite. Dalla tecnologia innovativa – continua – alla ricerca e alla modellazione, fino alla divulgazione scientifica per supportare le decisioni. I dati che NISAR è pronto a raccogliere avranno un impatto significativo sul modo in cui comunità globali e gli stakeholder migliorano le infrastrutture, si preparano e si riprendono dai disastri naturali e mantengono la sicurezza alimentare“, dichiara Karen St. Germain, direttrice della Divisione Scienze della Terra NASA/Washington.

La particolarità del NISAR? Combinare per la prima volta due sistemi radar ad apertura sintetica (SAR). Le nuvole non saranno un problema per monitorare foreste e ghiacciai. I tecnici lo definiscono come il più grande riflettore d’antenna mai dispiegato per una missione NASA.

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