Disney Plus, stop alla trasparenza sul numero di abbonati (e si va verso l’app unica con Hulu)
Disney smetterà di comunicare i numeri degli abbonati a Disney Plus, Hulu ed ESPN Plus. Non è l'unica novità: negli USA si va verso la creazione di un'app unica per tutti i servizi.

Disney alza l’asticella nella gestione del business direct-to-consumer e sceglie di abbandonare la liturgia dei conteggi trimestrali degli abbonati, in scia a Netflix. La decisione arriva dopo un trimestre chiuso con ricavi streaming in aumento del 6% su base annua e 346 milioni di dollari di utile, con 183 milioni di abbonati complessivi tra Disney Plus e Hulu, di cui 128 milioni su Disney Plus ed ESPN Plus stabile a 24,1 milioni. Contestualmente, il gruppo accelera l’integrazione tecnologica: nel 2026 lancerà un’app “unificata” che porterà tutto il catalogo di Hulu dentro Disney Plus, rivoluzionando l’esperienza d’uso.
La nuova metrica del successo
Nelle note ai conti, Bob Iger e il CFO Hugh Johnston spiegano che i numeri degli abbonati sono ormai “meno significativi” per valutare le performance, sostituiti da indicatori come ricavi, marginalità e crescita delle nuove linee, dall’ad-supported al paid sharing. Il calendario è già fissato: dalla prossima trimestrale (Q4 dell’anno fiscale 2025) Disney non comunicherà più i dati di ESPN Plus; tre mesi dopo lo stop includerà anche Disney Plus e Hulu.
Restano i risultati economici, con l’obiettivo dichiarato di misurare la sostenibilità dei servizi piuttosto che l’inerzia del puro volume. È un cambio di paradigma che offre maggiore flessibilità strategica, ma chiede agli investitori di rileggere le traiettorie senza l’àncora del “net add” trimestrale.
Verso un’app unificata

Sul fronte prodotto, l’unificazione tra Disney Plus e Hulu porterà “tutti gli asset di programma” in un’unica interfaccia, con homepage più personalizzata. Restano acquistabili abbonamenti separati, mentre i piani bundle saranno spinti con decisione. Resta incerta la sorte dell’app autonoma di Hulu e di Hulu + Live TV, snodo che sarà chiarito in prossimità del lancio. Ad ogni modo, queste sono questioni che riguardano solo gli abbonati statunitensi: in Italia, Hulu non è presente e molti dei suoi contenuti sono già inclusi nel catalogo di Disney Plus senza costi aggiuntivi.
Intanto il 21 agosto debutta il servizio stand-alone di ESPN, a 29,99 dollari al mese, che potrà essere integrato nel pacchetto con Disney Plus e Hulu. L’operazione mira a semplificare la fruizione e a spingere l’ARPU, in un mercato in cui fedeltà e monetizzazione contano più del semplice conteggio degli account.


