La Luna avrà una “casa” italiana: il progetto Mph scelto per la missione Artemis
L’Italia progetterà il primo habitat lunare mobile per il programma Artemis. E' stato firmato da Thales Alenia Space: lancio previsto entro il 2033.

Sarà firmata Thales Alenia Space Italia la prima vera casa lunare per astronauti, parte integrante del futuro della presenza umana sul nostro satellite. L’Agenzia Spaziale Italiana ha affidato all’azienda torinese, in qualità di prime contractor, la progettazione finale del Multi Purpose Habitat (Mph), il modulo abitativo che ospiterà gli astronauti durante le missioni lunari previste negli anni ’30, nell’ambito del programma Artemis guidato dalla NASA. Il progetto, già presentato in forma preliminare nel 2023, ha ricevuto l’approvazione dall’agenzia spaziale statunitense ed entrerà ora in una fase di studio di due anni, con l’obiettivo di completare il design definitivo entro il 2027.
Una struttura abitabile per vivere sulla Luna
MPH sarà il primo modulo lunare abitabile pensato per missioni prolungate: lungo circa 5 metri e dotato di ruote e propulsori, potrà muoversi sul suolo lunare a bassa velocità, offrendo maggiore autonomia di posizionamento rispetto a soluzioni fisse. Progettato per garantire un’operatività di almeno dieci anni, potrà ospitare esperimenti scientifici e operazioni non solo con equipaggio umano, ma anche in modalità autonoma. Tra le sfide affrontate nel design figurano le gradi escursioni termiche, la polvere abrasiva, la radiazione cosmica, l’impatto di micrometeoriti e la gravità ridotta.
Il modulo, conforme agli accordi Artemis fra NASA e ASI, verrà lanciato dal Kennedy Space Center in Florida nel 2033. Durante i prossimi due anni, Thales Alenia Space Italia, in qualità di prime contractor e in collaborazione con ALTEC (controllata da ASI e TAS) e una rete di aziende italiane, porterà avanti la fase di progettazione preliminare e sviluppo delle tecnologie abilitanti.
Italia protagonista nella nuova corsa allo spazio

Questo progetto rafforza il ruolo dell’Italia nel nuovo scenario della corsa spaziale internazionale, insieme a Cina, Stati Uniti e Russia. Secondo il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, l’MPH rappresenta «una pietra miliare scientifica e tecnologica per l’Italia», parte integrante della “Moon‑to‑Mars Strategy” dell’Artemis. Il modulo si inserisce in un quadro in cui l’Europa e l’Italia puntano a contribuire concretamente alle infrastrutture lunari, come già avviene con altri progetti spaziali, tra cui il cargo europeo Argonaut, affidato anch’esso a Thales Alenia Space per un lancio previsto nel 2031.