Casi di morbillo in aumento, tra lacune nella prevenzione e allarmi globali
Alcuni virologi hanno scoperto come negli ultimi tempi si stia assistendo a un incremento inaspettato circa la diffusione del morbillo.

Un nuovo team di ricerca, il Global Virus Network, si è focalizzato su un nuovo studio che ha come obiettivo principale lo studio del morbillo e la diffusione con la quale questa malattia secolare è tornata ad espandersi nell’ultimo periodo.
Questo si sta verificando negli Stati Uniti e nel mondo e forse, o almeno in parte, dipende da una diminuzione della vaccinazione atta a sconfiggere questa patologia prettamente infantile. Il morbillo è un virus estremamente contagioso che può essere prevenuto con la vaccinazione, ma che purtroppo colpisce ancora oggi moltissime persone.
Gli sforzi fatti in passato potrebbero venire vanificati da quanto sta succedendo nell’ultimo periodo: una recente epidemia si è verificata in Texas e ha colpito moltissimi bambini che non sono mai stati vaccinati contro questa malattia. La malattia ha colpito anche altrove, come ad esempio in New Mexico, California e Montana. Sono state quindi condotte delle analisi che hanno dimostrato come i bambini vaccinati contro tale patologia sono scesi sotto al 93%, un dato a dir poco drastico.

Il morbillo nel mondo
Tutto questo non sta colpendo solamente gli Stati Uniti, che sono stato oggetto di questo studio, ma anche tante altre parti del mondo. Tra i paesi più colpiti anche l’Africa e l’Europa, continenti che contano nuovi casi ogni giorno.
Questo perché oggi la gente viaggia molto e quindi i focolai della malattia sono in netto aumento rispetto al passato. Tale pericolo potrebbe riguardare non solo il morbillo, ma anche tutte le altre patologie per le quali è stato creato un vaccino, ma che al momento non vengono affrontate come si dovrebbe per quanto riguarda il profilo della prevenzione.
Ricordiamo che il morbillo colpisce prevalentemente i bambini in età scolastica, i quali soffrono molto meno rispetto ad un soggetto adulto, ovviamente a patto che la vaccinazione sia stata eseguita nei tempi previsti. Nonostante questo, le complicanze della malattia possono essere più o meno gravi e in alcuni casi comportare perfino la morte del soggetto colpito.
Per non parlare delle conseguenze più gravi come l’encefalite, la sordità e condizioni neurologiche davvero complicate da gestire. SI chiede quindi più attenzione circa l’effettuazione dei vaccini necessari nei tempi richiesti, sistemi di sorveglianza per tenere la situazione sotto controllo e la garanzia di queste risorse anche alle persone più povere.