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Intel chiude la divisione auto e annuncia nuovi tagli: ristrutturazione drastica per ripartire

Intel chiude il settore automotive e annuncia tagli: stop ai chip per auto, licenziamenti nel marketing e nella produzione da luglio

Intel chiude la divisione auto e annuncia nuovi tagli: ristrutturazione drastica per ripartire

Intel compie un altro passo deciso nella sua fase di ridimensionamento, annunciando la chiusura definitiva del proprio business dedicato all’automotive e il conseguente licenziamento della maggior parte dei dipendenti impiegati in quel segmento. La notizia è stata comunicata martedì mattina ai lavoratori attraverso un messaggio interno, ottenuto in esclusiva da The Oregonian/OregonLive. La decisione, già nell’aria da settimane, si inserisce in un piano più ampio che punta a rendere l’azienda più snella, efficiente e focalizzata sul core business.

Settore minore, ma strategicamente rilevante

L’automotive non è mai stato un pilastro economico per Intel: non viene nemmeno riportato come segmento autonomo nei bilanci. Tuttavia, l’azienda affermava pubblicamente che i suoi chip erano presenti in oltre 50 milioni di veicoli, con funzioni legate alla guida intelligente, all’informazione al conducente e all’ottimizzazione delle prestazioni nei veicoli elettrici. La chiusura di questa unità non coinvolgerà Mobileye, la controllata israeliana che si occupa di tecnologie per la guida autonoma, e che continua a rappresentare una delle scommesse più promettenti per Intel nel campo della mobilità del futuro.

La decisione fa parte di un più ampio piano di revisione strategica voluto dal nuovo CEO Lip-Bu Tan, arrivato in azienda a marzo. Pur non avendo ancora presentato pubblicamente un piano dettagliato per il rilancio di Intel, Tan ha già avvertito i dipendenti che i prossimi mesi saranno segnati da tagli e riorganizzazioni, motivati dal calo delle vendite e da previsioni di fatturato in ribasso. L’idea di fondo sembra essere quella di una Intel più compatta ma capace di innovare con maggiore agilità, soprattutto in un mercato tecnologico sempre più competitivo.

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Verso una Intel diversa

Oltre alla chiusura della divisione automotive, Intel ha già annunciato il taglio fino al 20% della forza lavoro nella propria divisione produttiva, a partire da luglio. Un ridimensionamento che colpisce uno dei settori storicamente più strategici dell’azienda, quello della produzione interna dei chip. La scorsa settimana è stato comunicato anche lo spostamento del marketing a una gestione esterna, affidata al colosso della consulenza Accenture, con l’obiettivo di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per ottimizzare le campagne promozionali. Anche qui, i licenziamenti non mancheranno.

Nonostante la drastica cura dimagrante, restano molti interrogativi su come Intel intenda realmente recuperare terreno nei confronti dei suoi principali concorrenti: AMD, che continua a guadagnare quote di mercato nel settore PC e server, e soprattutto Nvidia, ormai punto di riferimento assoluto nel campo dell’intelligenza artificiale. Se Intel vorrà davvero tornare protagonista, dovrà prima chiarire non solo come tagliare i costi, ma anche dove investire per innovare.

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