I funghi Aspergillus si espandono con il riscaldamento globale: più infezioni e minacce alla sicurezza alimentare
Il riscaldamento globale spinge i funghi Aspergillus verso nuove regioni: più infezioni, resistenze ai farmaci e minacce per le colture.

Un nuovo studio, attualmente in fase di revisione, lancia l’allarme: alcune specie di funghi del genere Aspergillus, tra cui la pericolosa Aspergillus flavus, stanno estendendo il proprio raggio d’azione verso nuove aree del pianeta a causa dell’aumento delle temperature globali. Il dato, riportato da CNN, si inserisce in un contesto preoccupante: i funghi patogeni uccidono circa 2,5 milioni di persone ogni anno nel mondo, e i cambiamenti climatici potrebbero aggravare ulteriormente il problema.
Infezioni più diffuse e più difficili da curare
Gli Aspergillus sono presenti in tutto il mondo, crescono nel suolo e rilasciano nell’aria miliardi di spore che respiriamo quotidianamente. Nella maggior parte dei casi, il nostro sistema immunitario è in grado di eliminarle senza conseguenze. Tuttavia, nei soggetti immunocompromessi o con patologie polmonari come asma, BPCO, fibrosi cistica o post-infezioni virali gravi (come Covid-19 e influenza), queste spore possono colonizzare i polmoni e trasformarsi in infezioni gravi e spesso letali. La mortalità da aspergillosi può superare il 40%.
Come spiega Norman van Rijn, co-autore dello studio e ricercatore all’Università di Manchester, Aspergillus flavus è particolarmente preoccupante: resiste a molti antifungini e può infettare anche diverse colture agricole. Con un futuro ad alte emissioni, questa specie potrebbe estendere il proprio habitat del 16%, colonizzando nuove zone nel nord Europa, Russia, Cina, Canada e Alaska, dove finora le temperature erano troppo rigide per il suo sviluppo. Per questo motivo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito A. flavus nel gruppo dei patogeni fungini più critici dal punto di vista della salute pubblica e della resistenza ai farmaci.

Il riscaldamento globale alimenta una nuova emergenza sanitaria
L’innalzamento delle temperature globali non solo spinge i funghi verso nuove regioni geografiche, ma potrebbe anche aumentare la loro capacità di sopravvivere nel corpo umano, dove la temperatura media di 37°C rappresentava finora un limite naturale per molte specie fungine. Inoltre, eventi meteorologici estremi come ondate di calore, alluvioni e siccità possono trasportare le spore a distanza, contribuendo a una loro diffusione globale più rapida e imprevedibile.
Allo stesso tempo, alcune aree tropicali — come l’Africa subsahariana — potrebbero diventare troppo calde persino per gli Aspergillus, con conseguenze ecologiche rilevanti. I funghi sono infatti fondamentali per la salute del suolo e degli ecosistemi. L’equilibrio climatico e biologico rischia dunque di rompersi su più fronti.


