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I gravi problemi di X.com, il social di Elon Musk: colpa del data center in fiamme

X ancora in panne dopo l'incendio al data center: persistono i problemi di accesso, feed lenti e servizi Premium compromessi.

I gravi problemi di X.com, il social di Elon Musk: colpa del data center in fiamme

A distanza di oltre due giorni da un grave blackout nei suoi server, la piattaforma X (ex Twitter) continua a mostrare pesanti rallentamenti. Nella mattinata di sabato, numerosi utenti hanno segnalato feed che non si aggiornano, accessi difficoltosi e ritardi nelle notifiche, suggerendo che le conseguenze dell’incidente al data center siano tutt’altro che risolte.

L’incendio in Oregon e il blackout globale

L’origine del problema sembra risalire a giovedì 22 maggio, quando verso le 11:00 del mattino (ora del Pacifico) si è verificato un blackout generalizzato. Secondo Wired, i vigili del fuoco sono intervenuti in un centro dati affittato da X nei pressi di Portland, in Oregon, dove si sarebbe sviluppato un incendio, probabilmente innescato da un problema con le batterie. Le fiamme sono rimaste attive per ore e, sebbene l’azienda non abbia confermato ufficialmente la causa, la concomitanza temporale con l’interruzione dei servizi è evidente.

Il giorno successivo, venerdì 23 maggio, X ha dichiarato che l’outage era stato risolto alle 10:35 (ora del Pacifico), ma nel comunicato pubblicato la sera stessa ha ammesso che molti servizi risultano ancora compromessi. In particolare, il team tecnico ha segnalato l’indisponibilità di login e registrazioni per alcuni utenti, oltre a malfunzionamenti su funzionalità Premium e ritardi nelle notifiche. Successivamente, i problemi più gravi sono stati risolti, mentre alcuni fastidiosi disservizi minori persistono ancora ad oggi: ad esempio, in alcuni casi il social non carica correttamente tutti i commenti sotto ai post.

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I precedenti e le scelte gestionali di Musk

La situazione attuale si inserisce in un contesto di fragilità tecnica che si protrae da mesi. Già nel 2022, poco dopo l’acquisizione della piattaforma da parte di Elon Musk, l’azienda era finita sotto i riflettori per il trasferimento accelerato dei server da una struttura in California a un centro in Oregon. Un episodio raccontato nei dettagli nella biografia su Musk scritta dall’autore best seller Walter Isaacson.

All’epoca, ingegneri interni avevano avvertito che l’operazione richiedeva mesi, ma Musk, deciso a tagliare i costi, aveva imposto uno spostamento nel giro di poche settimane. Quel trasferimento forzato aveva causato instabilità a lungo termine e aveva attirato l’attenzione della Federal Trade Commission.

Un tweet di Elon Musk sul suo ritorno a gestire in prima persona le sue aziende.

In un post, Musk ha dichiarato che tornerà a dare priorità alla guida delle sue aziende citando anche i disservizi di X.com

Oggi, gli utenti stanno vivendo un déjà-vu, con disservizi che spaziano dall’impossibilità di accedere ai propri messaggi diretti fino al caricamento lento o inesistente dei feed principali. Il sito downdetector.com ha registrato un picco di segnalazioni sabato mattina intorno alle 8:00 (ora della costa est americana), a conferma che i problemi persistono.

Mentre gli ingegneri continuano a lavorare “24/7”, come dichiarato nel bollettino interno, l’azienda si trova a fronteggiare un nuovo test di affidabilità in un momento già segnato da forti pressioni regolatorie e tecniche. Nel frattempo, Musk si è scusato per l’accaduto, ammettendo che “c’è ancora molto lavoro da fare” per evitare che un disservizio simile possa accadere di nuovo.

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