Il robotaxi di Tesla inciampa sul marchio: l’ufficio brevetti boccia il nome
Tesla non potrà registrare “Robotaxi”: il termine è troppo generico secondo l’Ufficio Brevetti americano. A rischio il debutto fissato per giugno?

Tesla ha subito un ostacolo significativo nel suo percorso verso la mobilità autonoma. L’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (USPTO) ha respinto la richiesta dell’azienda di registrare il termine “Robotaxi” come marchio per i suoi veicoli elettrici, ritenendolo troppo generico e già ampiamente utilizzato nel settore. Questa decisione arriva a poche settimane dal previsto lancio del servizio di ride-hailing autonomo di Tesla ad Austin, Texas, previsto per giugno.
Robotaxi è una parola diventata di uso comune
Il rifiuto dell’USPTO si basa sulla considerazione che “Robotaxi” sia un termine descrittivo, già impiegato da altre aziende per indicare veicoli autonomi destinati al trasporto passeggeri. Nonostante non siano stati rilevati conflitti diretti con marchi esistenti, l’ufficio ha emesso un “nonfinal office action”, concedendo a Tesla tre mesi per presentare ulteriori prove a sostegno della sua richiesta. L’azienda dovrà fornire documentazione dettagliata, come brochure, manuali e materiali promozionali, che dimostrino l’uso distintivo del termine in relazione ai suoi prodotti.

Parallelamente, anche la domanda di registrazione del marchio “Cybercab” ha incontrato ostacoli, a causa della presenza di richieste simili da parte di altre aziende nel settore tecnologico. Queste difficoltà legali potrebbero influenzare la strategia di branding di Tesla, che aveva presentato le domande di registrazione in concomitanza con l’evento “We, Robot” nell’ottobre 2024, durante il quale sono stati svelati Cybercab e Robobus.
La corsa verso le auto a guida autonoma
Nonostante le complicazioni legali, Tesla conferma l’intenzione di avviare il suo servizio di robotaxi a giugno, inizialmente con una flotta di 10-20 veicoli Model Y ad Austin. La società ha già effettuato oltre 1.500 corse in fase di test tra Austin e la Bay Area di San Francisco. Tuttavia, l’incertezza legata alla protezione dei marchi potrebbe influenzare la percezione del brand e la fiducia degli investitori.
Il settore della mobilità autonoma è in rapida evoluzione, con concorrenti come Waymo e Zoox che utilizzano il termine “robotaxi” per descrivere i propri servizi. Tesla potrebbe essere costretta ad inventarsi qualcosa di nuovo.


