Livelli elevati di glicemia e salute del cuore nei giovani: uno studio svela il nesso
Un elevato livello di zucchero nel sangue aumenta la probabilità di ammalarsi di cuore o causare danni cardiaci nei giovani sani.

Uno studio piuttosto recente ha sottolineato il fatto che livelli elevati di glicemia nel sangue accelera i danni cardiaci nei giovani sani. I ricercatori in questione hanno selezionato 1.595 adolescenti dalla coorte Children of the 90s dell’Università di Bristol e seguiti da 17 ai 24 anni.
Al fine di valutare la prevalenza del prediabete, dunque elevati di glicemia a digiuno, sono stati utilizzati due valori soglia alternativi, un valore soglia più restrittivo di ≥5,6 mmol/L raccomandato dall’American Diabetes Association e un valore soglia di ≥6,1 mmol/L, che è la raccomandazione attuale in molti Paesi.
Il 6,2% degli adolescenti di 17 presentava una glicemia a digiuno ≥5,6 mmol/L, una percentuale quasi 5 volte superiore, raggiungendo il 26,9% all’età di 24 anni. Solo l’1,1% degli degli adolescenti presentava un livello ≥6,1 mmol/L, tuttavia la prevalenza pare fosse aumentata di ben 5 volte, raggiungendo il 5,6% all’età di 24 anni.

Rischi cardiometabolici in adolescenza: il legame tra glicemia e insulino-resistenza nella salute del cuore
Dagli studi è anche emerso un ingrossamento del cuore, una ipertrofia ventricolare sinistra, condizione triplicata passando dal 2,4% all’età di 17 anni, al 7,1% all’età di 24 anni. È anche aumentata dal 9,2% la prevalenza della disfunzione nell’adolescenza al 15,8% nella giovane età adulta.
“Risultati precedenti della stessa coorte indicano che la tarda adolescenza è un periodo critico nell’evoluzione delle malattie cardiometaboliche. I risultati attuali confermano ulteriormente che anche adolescenti e giovani adulti dall’aspetto sano, per lo più normopeso, possono essere sulla buona strada verso le malattie cardiovascolari, se presentano alti livelli di glicemia e insulino-resistenza. Sorprendentemente, abbiamo osservato che alti livelli di glicemia possono danneggiare gravemente il cuore delle donne, cinque volte più velocemente di quello degli uomini; pertanto, è necessario prestare particolare attenzione alle ragazze in termini di prevenzione“. Questo quanto affermato da Andrew Agbaj, medico e professore associato di Epidemiologia Clinica e Salute infantile presso l’Università della Finlandia Orientale.
Il gruppo di ricerca di Agbaje è stato sostenuto da sovvenzioni di ricerca della Fondazione Jenny e Antti Wihuri, del Fondo centrale della Fondazione culturale finlandese del Fondo regionale della Fondazione culturale finlandese North Savo, della Fondazione di ricerca Orion, della Fondazione Aarne Koskelo, Antti e Tyyne Soininen, Fondazione finlandese per la ricerca cardiovacolare, Fondazione Ida Montin, Fondo Eino Rasanen, Fondo Matti e Vappu Maukonen, Fondazione per la ricerca pediatrica, Fondazione Alfred Kordelin e Fondazione Novo Nordisk.