Windows 11, Copilot è un flop? I numeri che terrorizzano Microsoft
I dati sull'utilizzo di Copilot, l'AI di Microsoft, sono allarmanti. A fronte di miliardi in investimenti, l'adozione da parte degli utenti non decolla: numeri ridicoli se confrontati con ChatGPT.

La corsa all’intelligenza artificiale generativa sta delineando vincitori e ritardatari nel panorama tecnologico mondiale, e Microsoft sembra trovarsi in una posizione sorprendentemente debole nonostante gli enormi investimenti effettuati. Secondo un’indagine rivelata dalla newsletter tech Newcomer, Copilot, l’assistente AI di Microsoft, fatica significativamente a guadagnare terreno nella battaglia per la conquista degli utenti.
Numeri impietosi per la casa di Redmond
I dati condivisi durante una riunione esecutiva annuale tenutasi a marzo dalla direttrice finanziaria di Microsoft, Amy Hood, mostrano uno scenario preoccupante: Copilot è rimasto stagnante intorno ai 20 milioni di utenti settimanali nell’ultimo anno. Un numero che impallidisce di fronte ai picchi di 400 milioni di utenti settimanali raggiunti da ChatGPT di OpenAI.
Questa disparità risulta particolarmente sorprendente considerando che Microsoft utilizza proprio i modelli di OpenAI per alimentare Copilot, offrendo funzionalità molto simili a quelle disponibili su ChatGPT. Nonostante l’integrazione capillare dell’assistente all’interno di Windows 11, Microsoft 365 e del browser Edge, l’azienda non sembra essere riuscita a capitalizzare in termini di crescita degli utenti.
La strategia di Suleyman per rivitalizzare Copilot

Questi risultati deludenti aiutano a comprendere meglio l’acquisizione-assunzione di Mustafa Suleyman e del suo team da Inflection AI, una mossa che rispondeva a tre esigenze urgenti: rinnovare completamente Copilot, ridurre la dipendenza da OpenAI e reinventare l’assistente come un vero prodotto orientato al consumatore.
Il lavoro di Suleyman come CEO di Microsoft AI ha portato finora a un redesign di Copilot e al lancio di diverse nuove funzionalità, tra cui la capacità dell’intelligenza artificiale di eseguire azioni per conto dell’utente su determinati siti web. Si tratta forse dell’inizio di una visione coerente, ma ancora non sufficientemente connessa con gli utenti Windows o altri segmenti di mercato.
Microsoft ha investito miliardi in OpenAI per sostenere la ricerca dell’azienda e ottenere accesso privilegiato ai suoi modelli, tutto nella speranza di competere efficacemente con Google. Tuttavia, nonostante questo accesso preferenziale, il lancio anticipato di ChatGPT sembra aver avuto l’impatto più significativo nel convertire le persone in utenti di intelligenza artificiale.
Questi dati sollevano interrogativi sul futuro della strategia AI che Microsoft sta proponendo. Nonostante l’integrazione profonda nei suoi prodotti di punta e l’acquisizione di talenti di primo piano nel settore, l’azienda sembra faticare a tradurre questi investimenti in un reale interesse da parte degli utenti.
La sfida per Microsoft sarà trovare un posizionamento distintivo per Copilot che vada oltre la semplice integrazione nei prodotti esistenti, offrendo un valore aggiunto che ChatGPT non può replicare facilmente. Più facile a dirsi che a farsi, appunto.


