Il ruolo delle cellule zombie nel mal di schiena cronico: la nuova frontiera della cura
Mal di schiena cronico? L'innovativo trattamento del dolore lombare consiste nel colpire le cellule zombie. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Uno studio molto interessante ci fornisce dettagli importanti sul come trattare il mal di schiena cronico, soprattutto quello a livello lombare. In uno studio preclinico condotto da un gruppo di ricercatori della McGill University, si è scoperto che due farmaci sarebbero capaci di trattare la causa principale della lombalgia cronica.
Si tratterebbe di due farmaci che vanno ad agire sulle cellule zombie. Purtroppo il mal di schiena colpisce milioni di persone in tutto il mondo ed in genere si interviene somministrando antidolorifici ed in alcuni casi con interventi chirurgici, il tutto senza intervenire però sulla principale causa.

Mal di schiena cronico: farmaci innovativi per eliminare le cellule zombie
A parlare è stata l’autrice principale Lisbet Haglund, professoressa presso il Dipartimento di chirurgia di McGill e co-direttrice del Laboratorio di ricerca ortopedica presso il Montreal General Hospital. “Le nostre scoperte sono entusiasmanti perché suggeriscono che potremmo essere in grado di trattare il mal di schiena in un modo completamente nuovo, rimuovendo le cellule che causano il problema, non solo mascherando il dolore”, ha dichiarato la Haglund.
A causare il dolore sarebbero quindi le cellule zombie o senescenti, che con l’invecchiamento o quando i dischi sono danneggiati, vanno ad accumularsi nei dischi spinali. Invece di morire, così come fanno le cellule normali, le cellule zombie continuano ad esistere causando infiammazione, dolore e provocano anche danni alla colonna vertebrale.
Nel tentativo di trovare una soluzione a questa condizione, i ricercatori hanno somministrato due farmaci per via orale ai topi. Si tratta dell’o-vanillina ovvero un composto naturale e l’RG-7112 un farmaco antitumorale approvato dalla FDA. Dopo la somministrazione dei farmaci, si è scoperto che è possibile eliminare le cellule zombie dalla colonna vertebrale, riducendo così il dolore ed anche l’infiammazione. Ma non finisce qui, visto che i ricercatori hanno anche scoperto che con questi due farmaci è possibile anche rallentare o invertire il danno ai dischi spinali dopo solo otto settimane di trattamento.
Si è riscontrato inoltre un impatto maggiore nei casi in cui i due farmaci sono stati somministrati contemporaneamente. “Siamo rimasti sorpresi che un trattamento orale potesse raggiungere i dischi spinali, che sono difficili da raggiungere e rappresentano un ostacolo importante nel trattamento del mal di schiena”, ha affermato Haglund.