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Ricostruzione straordinaria: il volto di un guerriero sepolto per 4.000 anni

Il volto di un guerriero sepolto nel ghiaccio sotto uno scudo osseo per 4.000 anni è stato ricostruito grazie ad una tecnologia estremamente avanzata. Ecco tutti i dettagli.

Ricostruzione straordinaria: il volto di un guerriero sepolto per 4.000 anni

Gli scienziati della North Eastern Federal University di Yakutsk hanno ricostruito il volto del guerriero ritrovato sepolto nel ghiaccio per 4.000 anni. Il guerriero era sepolto sotto uno scudo osseo e le armi erano fatte di osso ed erano sicuramente comuni in quei tempi.

Si notano fratture alle braccia, gambe, spalle e articolazioni del gomito, oltre che lesioni guarite al cranio e uno sviluppo muscolare che suggerisce come il guerriero si affidava soprattutto al suo lato destro.

guerriero sepolto per 4.000 anni

Volto di un guerriero: ricostruita la storia di un arciere

Liliya Alekseeva, direttrice del museo e co-responsabile del progetto di ricostruzione, ha dichiarato: “Avrebbe potuto essere un arciere guerriero. Esiste un termine simile: cani da guerra . Mi sembra che questo riguardi esattamente il nostro eroe”.

La sepoltura conteneva pure alcuni frammenti di un secondo scheletro umano e, secondo gli archeologi, questa potrebbe essere la prova di un rituale con sacrificio umano o, addirittura, cannibalismo. Esaminando il cranio, i ricercatori hanno trovato segni di una fiamma che è stata accesa sotto la testa e sarebbe l’ennesima conferma di un cerimoniale che è stato fatto.

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“Il bruciore della testa indica ovviamente che l’anima di una persona è nella testa o nei capelli”, ha spiegato Alekseeva. Il fuoco, in questo contesto, serviva non solo a scopi spirituali ma anche a scopi pratici, pulendo il sito e segnando la transizione dalla vita alla morte.

Il risultato della ricostruzione del volto è veramente incredibile. Le sue caratteristiche sono del tutto simili a quelle delle attuali popolazioni siberiane artiche. “Dopo 4.000 anni, siamo stati in grado di guardare nel lontano passato e vedere un uomo che ha stato stimo la nostra immaginazione per più di 20 anni”, ha detto Alekseeva.

Per arrivare a questo straordinario risultato ci sono voluti anni di duro lavoro. La stessa Alekseeva ha trascorso quasi ogni estate negli ultimi 40 anni sul campo. “La stagione sul campo non diventa solo un lavoro”, ha detto. “Senza di esso, come senza una boccata d’aria, diventa impossibile vivere”.

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