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Un’equazione rivoluzionaria potrebbe determinare l’esistenza della vita su Venere

Gli studiosi hanno sviluppato un'equazione eccezionale per scoprire se siano mai esistite forme di vita su Venere, promuovendo uno degli obiettivi principali dell'esplorazione spaziale.

Un’equazione rivoluzionaria potrebbe determinare l’esistenza della vita su Venere

Il pianeta Venere è molto simile alla Terra per massa, composizione di massa e dimensioni ed entrambi si trovano nell’area abitabile, anche se le loro condizioni climatiche si sono differenziate nel tempo. La Terra è rimasta, infatti, abitabile, mentre Venere ha subito le conseguenze di un gravissimo effetto serra. Nel corso della Lunar and Planetary Science Conference del 2025, è stata presentata un’equazione molto simile all’equazione di Drake, che potrebbe delineare la possibilità dell’esistenza di vita su Venere, scoprendo novità su altri cosmi.

Il titolo della recente presentazione è: Probabilità di vita planetaria: l’equazione della vita su Venere e le incognite per altri mondi. Diana Gentry, direttrice dell’Ames’s Aerobiology Laboratory presso l’Ames Research Center della NASA, è l’autrice principale della ricerca.

La DE (equazione di Drake) e la VLE (Venus Life Equation) sono elementi che consentono di ipotizzare l’esistenza della vita nella galassia e su Venere. I valori delle equazioni possono mutare nel tempo, non essendo statici, pertanto il VLE  offre un prospetto che induce alla riflessione sulle possibilità di vita relative al passato, al presente e al futuro. Lo scopo principale del VLE consiste nel proporre una struttura in grado di valutare le probabilità di vita, considerando fattori limitati o quantificati attraverso l’osservazione, la modellazione e la sperimentazione.

immagine composita di Venere ripresa dalla sonda spaziale giapponese Akatsuki

Venere: termini e fattori della nuova equazione

Le risposte riguardanti la storia di Venere non sono ancora molto chiare, ma gli scienziati hanno raccolto alcuni elementi, ipotizzando che il pianeta potrebbe aver attraversato un periodo di calore acquoso. Durante questa fase si sarebbero verificate interfacce terra-acqua, fondamentali per la vita. Tale periodo coinciderebbe con il tardo Adeano della Terra e i primi eoni Archeani, quando le prime forme di vita sono apparse sul nostro Pianeta: ciò farebbe presupporre che avrebbero potuto svilupparsi anche su Venere.

Gli altopiani di Venere sono simili a quelli che si sono formati sulla Terra miliardi di anni fa Gli altopiani di Venere sono simili a quelli che si sono formati sulla Terra miliardi di anni fa

La teoria rivela che, se il pianeta rovente avesse accolto una forma semplice di vita, questa avrebbe potuto sopravvivere sulle nubi di Venere. A un’altitudine di 50 km, si riscontrano condizioni temperate, molto simili per temperatura e pressione a quelle terrestri.

Il DE utilizza 8 parametri chiave, mentre il VLE ne usa 3: Origination, Robustness e Continuity, che formano l’equazione L= OxRxC. L indica La probabilità di vita in quel momento, O la possibilità che la vita nascesse prima di quel periodo, R la dimensione e la diversificazione della biosfera nel tempo. C, infine, rivela la persistenza delle condizioni che favoriscono la vita fino a quel momento. I fattori nell’equazione vanno da 0, che indica che non esiste possibilità di vita a 1, che significa certezza: Origination è l’unico che non varia nel tempo (è 0 o 1).

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