Elefanti asiatici: una storia di rinascita in Cambogia
La popolazione di elefanti asiatici in Cambogia è più robusta di quanto si pensasse in precedenza. Questo è il risultato di uno studio pubblicato recentemente.

Uno nuovo studio genetico sugli elefanti asiatici del nord della Cambogia, pubblicato giovedì, ha fatto delle importanti rivelazioni. Infatti, lo studio rivela una popolazione più grande e robusta di quando si potesse pensare, sollevando così delle reali speranze le specie che purtroppo sono in via di estinzione, potrebbero riprendersi.
I ricercatori del gruppo di conservazione Fauna & Flora, hanno raccolto di campioni di sterco di elefante nella pianure settentrionali della Cambogia e da essi hanno estratto il DNA. Dai risultati del DNA hanno identificato i singoli elefanti per poter stimare la dimensione della popolazione, determinando così il sesso degli animali e la diversità dal punto di vista genetico della popolazione.

Cosa dice lo studio sugli elefanti asiatici
Lo studio ha stimato che nei santuari della fauna selvatica di Prey Lang, Preah Roka e Chhaeb ci sono 51 elefanti con diversità genetica. Il rapporto evidenzia che con un habitat adeguato, la popolazione può crescere in maniera esponenziale. “Il degrado dell’habitat, soprattutto quando porta alla frammentazione, continua ad essere una grave preoccupazione”, ha detto Pablo Sinovas, direttore di Fauna & Flora in Cambogia, all’Associated Press.
Lo studio è sostenuto dai fondi USAID e dalla lotteria britannica del codice postale popolare, ed è stato condotto in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente cambogiano. I test genetici sono stati eseguiti presso la Royal University di Phnom Penh con il supporto della Royal Zoological Society of Scotland. La ricerca è stata condotta nella stagione secca 2020-2021, ma in ogni caso gli elefanti si riproducono lentamente e quindi la dimensione della popolazione non sarebbe cambiata in maniera significativa. I ricercatori vogliono replicare lo studio anche in altre zone.
“Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dai risultati del progetto. Ora speriamo di espandere questa metodologia in tutta la Cambogia e oltre, contribuendo a costruire un quadro più chiaro dei numeri di elefanti asiatici, che informerà su come possiamo lavorare al meglio per aiutare a invertire il declino di questi animali spettacolari”, ha detto Alex Ball, responsabile della conservazione per la Royal Zoological Society of Scotland.


