Dispositivo economico di misurazione ha un impatto significativo in molti settori
Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Ricerca Scientifica e Industriale (SANKEN) dell’Università di Osaka ha trovato un nuovo metodo per creare un dispositivo di misurazione.

Gli scienziati dell’Università di Osaka, in Giappone, hanno messo a punto un congegno piezoelettrico capace di misurare contemporaneamente la pressione e l’accelerazione. Finora, infatti, la misurazione di questi parametri contemplava l’uso di due sensori diversi. Yuki Noda, curatore primario dello studio, ha spiegato che l’elettronica, fino ad oggi, ha impiegato meccanismi multimodali per misurare le proporzioni fisiche. Si tratta di apparecchiature che utilizzano più sensori, rendendone difficile il funzionamento simultaneo. Questo perché usano criteri di misurazione diversi.
La combinazione di entrambi i sensori in un unico dispositivo influisce positivamente a livello economico, riducendo i costi e semplificando la produzione. Parliamo, infatti, di un congegno multifunzionale, realizzabile a temperatura ambiente e utilizzando materiali a basso costo.
Se stimolati meccanicamente, i macchinari piezoelettrici producono una carica elettrica. Un accelerometro, per esempio, potrebbe indicare una fermata improvvisa, utile per segnalare l’attivazione di un airbag. Un sensore capacitivo, ovvero rilevatore di cariche elettriche, potrebbe, invece, essere usato negli strumenti medici di rilevazione della pressione.
Risultati promettenti in diversi campi grazie ad un nuovo dispositivo di misurazione
I membri del gruppo di ricerca dell’Università di Osaka hanno esaminato attentamente le caratteristiche dei materiali piezoelettrici, trovando il modo di combinare la misurazione di accelerazione e pressione in un solo congegno. Secondo le dichiarazioni di Tsuyoshi Sekutani, membro senior del team di studiosi, questa nuova tecnica, che prevede l’impiego di materiali economici, potrebbe essere utile in vari campi, dalla manutenzione industriale, all’assistenza sanitaria, al contenimento di eventuali catastrofi.
I risultati sono davvero incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda l’applicazione del dispositivo in quei casi che richiedono necessariamente la misurazione simultanea di pressione e accelerazione. Alcuni esempi riguardano la segnalazione di frane, il deterioramento delle infrastrutture, la manutenzione delle apparecchiature industriali.
Lo studio del team di ricerca multi-istituzionale si rivela molto importante a livello di applicazioni industriali relative a compressori, sistemi di aria condizionata, pompe e, persino, in ambito aerospaziale. Si tratta di un approccio metodologico economico ed efficace, che non limita la funzionalità e la semplicità dei nuovi progressi tecnologici.


