Su Steam sono disponibili circa 6.000 giochi per adulti, quasi la metà dei quali appartiene al genere Hentai. Il Giappone è il principale produttore di questo tipo di intrattenimento, ma c’è un piccolo problema: alle banche locali non sta affatto bene e ora gli sviluppatori rischiano gravi conseguenze.

L’alzata di scudi del sistema bancario giapponese

Il politico giapponese Taro Yamada, membro della Camera dei Consiglieri, ha denunciato su X (via Automaton) che molti sviluppatori giapponesi di giochi per adulti non riescono a trasferire i loro profitti dai mercati esteri ai conti bancari giapponesi. Il risultato? Nessun guadagno dai giochi venduti su Steam.

Secondo Yamada, le aziende giapponesi che si occupano di giochi per adulti stanno incontrando difficoltà anche nell’apertura di conti bancari, rendendo ancora più complicato il flusso finanziario.

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La norma contro il terrorismo si applica ai giochi Hentai?

La Financial Services Agency (FSA), l’ente regolatore bancario del Giappone, e il Ministero dell’Economia, Commercio e Industria (METI), che supervisiona il settore dei videogiochi, hanno confermato questa situazione.

Secondo quanto riportato da GameSpark, i funzionari della FSA hanno intervistato diverse banche, che hanno giustificato il blocco dei fondi non solo per il contenuto per adulti, ma anche per una valutazione complessiva basata sulle leggi giapponesi sulla Prevenzione del Trasferimento di Proventi Criminali e sulla Regolamentazione degli Scambi Esteri e del Commercio Estero.

Queste normative mirano a prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, oltre a regolare le transazioni finanziarie internazionali per mantenere la sicurezza nazionale e la stabilità economica.

Pagamenti digitali e contenuti per adulti non vanno d’accordo

Nonostante possa sembrare eccessivo applicare tali leggi ai legittimi guadagni delle vendite su Steam, Yamada sostiene che il vero problema sia la mancanza di una procedura chiara per gestire le transazioni finanziarie internazionali di piattaforme digitali. Di conseguenza, le banche giapponesi applicano autonomamente criteri restrittivi.

Yamada ha dichiarato di essere al lavoro con la FSA e il METI per trovare una soluzione equa per gli sviluppatori.Le difficoltà per i contenuti per adulti non sono una novità nel settore finanziario. Nel 2020, Mastercard e Visa interruppero i loro rapporti con Pornhub dopo un’inchiesta del New York Times su contenuti illegali ospitati sulla piattaforma.