L’acqua è il bene primario per eccellenza, ogni essere umano sulla Terra non può farne a meno. C’è un legame che esiste da sempre ed è proprio quello tra Terra e acqua, dovuto per lo più alle straordinarie proprietà dell’acqua. Quest’ultima è composta da ossigeno e due parti di idrogeno, ha una struttura abbastanza forte e semplice. L’idrogeno deriva dal fuoco del Big Bang ed è l’elemento più comune.

L’ossigeno è creato nei nuclei delle grandi stelle, insieme all’azoto ed al carboni. A causa della sua origine alcuni studiosi hanno pensato che l’ossigeno cresce in abbondanza nel tempo. Ogni generazione ha sempre lanciato ossigeno nello spazio. Prima l’acqua era rara nell’Universo primordiale, adesso è relativamente comune. Un nuovo studio suggerisce che le cose non sono andate così.

rappresentazione artistica di un campo di stelle di Popolazione III come sarebbero apparse appena 100 milioni di anni dopo il Big Bang

L’universo e l’origine dell’acqua: il contributo delle stelle di Popolazione III

Gli astronomi classificano le stelle in popolazioni in base a quella che è la loro età ed anche alla loro metallicità. Con questo termine si intendono gli elementi diversi dall’idrogeno e dall’elio. Stelle giovani come il Sole, più giovani e ricche di metalli sono chiamate popolazione.

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Le stelle più vecchie sono Popolazione II. Le stelle più vecchie, le prime stelle ad apparire nell’universo quindi, sono le Popolazione III. Le Stelle Pop III sono stelle enormi composte per lo più da idrogeno ed elio. Adesso un nuovo studio sostiene che le stelle Pop III hanno inondato il cosmo di acqua.  I ricercatori in questione hanno modellato le esplosioni di piccole stelle primordiali.

A formarsi in primis sono state le stelle grandi, da nubi primordiali, mentre le stelle più piccole sarebbero state le prime a formarsi nei primi vivai stellari. Nel momento in cui le stelle più piccole morivano, esplodevano come delle supernovae, quando le stelle più grandi morivano, esplodevano come brillanti supernovae a instabilità di coppia.

Il team sostiene quindi che tra 100 e 200 milioni di anni, dopo il Big Bang, nelle nubi molecolari ci fosse abbastanza acqua e tanti altri elementi per far si che si potesse formare la vita. Se la vita è apparsa nell’Universo così presto, purtroppo è una domanda alla quale al momento non si può dare risposta.