Migliaia di api mellifere, presenti in alcune zone rurali della Pennsylvania e di New York, sono state sottoposte ad una procedura scientifica molto interessante. Si tratta di api dotate di minuscoli QR Code all’interno del loro corpo.
Una ricerca che si appresta ad essere molto interessante e che nasce dalla collaborazione tra ingegneri elettrici ed entomologi della Penn State. Sostanzialmente l’obiettivo è andare ad analizzare il tempo trascorso dalle api per trovare il cibo all’esterno dei loro alveari.
L’uso dei QR Code per lo studio delle api
“Questa tecnologia sta aprendo ai biologi la possibilità di studiare i sistemi in modi che in precedenza non erano possibili, soprattutto in relazione all’apicoltura biologica“. Sono queste le parole dichiarate da Margarita Lopez-Uribe, che è uno degli autori dello studio. I ricercatori si sono concentrati per lo più sulle api giovani, quelle uscite da poco dall’alveare e nel dettaglio hanno contrassegnato ben 32.000 api in 6 apiari durante la primavera e durante l’estate.
È stata posizionata una telecamera con sensore con ingresso speciale nell’arnia, in modo da tracciare i movimenti delle api taggate 24 ore su 24, 7 giorni su 7. I tag con QR Code attaccati sul retro delle api sono stati chiamati marcatori fiduciari. I primi risultati ci hanno mostrato qualcosa di inaspettato. La maggior parte dei viaggi delle api duravano da uno a quattro minuti, per lo più per controllare l’escrezione o il meteo. Alcune api si sono avventurate per due ore ed anche oltre.
La durata del viaggio variava in termini di lunghezza ma la gran parte erano inferiori ai 30 minuti. La ricerca in questione ha evidenziato dei cambiamenti per quanto riguarda l’agricoltura biologica delle api. “L’obiettivo è capire se quella stima di 10 chilometri è biologicamente accurata. Possiamo determinare esattamente quanto lontano viaggiano le api mellifere dai loro alveari?”. Queste ancora le parole dell’esperto. Sicuramente i ricercatori continueranno con questa ricerca con ulteriori obiettivi.