La Thailandia sta cercando in tutti i modi di poter ridurre l’inquinamento atmosferico sulla sua capitale, che purtroppo nell’ultimo periodo ha raggiunto dei livelli davvero esagerati, ovvero otto volte superiori alla media massima giornaliera raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Proprio in questi giorni, sui cieli di Bangkok sta sorvolando un piccolo aereo che spruzza nebbia bianca. L’inquinamento sta causando oltre che tanti danni anche un milione di malattie dalla fine del 2023 ed è costato alla Thailandia 88 milioni di dollari in spese mediche.

Stando alle parole del governatore di Bangkok, ovvero Chadchart Sittipunt, i responsabili sarebbero le emissioni di incendi dei raccolti e dei veicoli, oltre che condizioni meteorologiche chiuse. La Thailandia sta cercando in tutti i modi di contrastare questo fenomeno che è chiamato inversione termica.

inquinamento atmosferico a Bangkok

Ridurre l’inquinamento atmosferico, ecco il sistema adottato dalla Thailandia

Almeno due volte al giorno, il dipartimento Royal Rainmaking invia degli aerei per spruzzare acqua fredda o ghiaccio secco nello strato di aria calda, al fine di raffreddarlo. All’interno del piccolo aereo, che proprio in questi giorni ha raggiunto un’altitudine di 1.500 metri, uno scienziato ha seguito la traiettoria di un volo su un iPad, e due membri dell’equipaggio hanno rilasciato acqua ghiacciata da un paio di grandi contenitori blu, che fuoriesce a spruzzo dalla pancia del velivolo stesso.

L’inquinamento atmosferico è collegato all’aumento della frequenza dei fulmini nei temporali L’inquinamento atmosferico è collegato all’aumento della frequenza dei fulmini nei temporali

L’obiettivo è il seguente, ovvero ridurre la differenza di temperatura tra i livelli facilitando la dispersione nell’atmosfera di particelle che purtroppo rimangono intrappolate, chiamate PM2.5. Il responsabile del programma, Chanti Detyothin ha fatto sapere che non si tratta della solita inseminazione delle nuvole.

Purtroppo in Thailandia lo smog è un problema non indifferente e si verifica per lo più durante la stagione secca, ovvero tra dicembre e aprile. La tecnica di cui abbiamo parlato è stata utilizzata per la prima volta lo scorso anno ed è ancora in fase di sperimentazione.

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