I ricercatori di un recente studio condotto dall’UCLA hanno scoperto come le scimmie cappuccine dalla faccia bianca della Costa Rica hanno sperimentato delle risposte fisiologiche molto intense in periodi di siccità lievi e pare fossero più adatte a sopravvivere in periodi di siccità estrema.

Questo nuovo studio, che è stato pubblicato sulla rivista Science Advances, cerca di esaminare il modo in cui i primati selvatici si sono adattati allo stress e come questa potrebbe aiutarli nel momento in cui si trovano ad affrontare degli eventi catastrofici. “Volevamo capire in che modo la risposta adattiva allo stress aiuta questi individui a sopravvivere a sfide più grandi“. Questo quanto dichiarato da Susan Perry, ovvero l’antropologa evoluzionista, primatologa e coautrice dello studio presso l’UCLA.

scimmia cappuccina dalla faccia bianca

Individuata la connessione tra scimmie e siccità di El Niño

I ricercatori, nell’effettuare questo studio hanno sfruttato un esperimento naturale, ovvero una siccità molto importante causata da El Niño, studiando in questo modo la relazione tra le risposte ormonali a questo fattore di stress estremo. I ricercatori per un periodo di tempo hanno così documentato la vita delle scimmie ed hanno studiato i loro comportamenti ed anche le strategie di sopravvivenza per ben 35 anni.

Scoperto il segnale visivo che aiuta le scimmie a sopravvivere Scoperto il segnale visivo che aiuta le scimmie a sopravvivere

Nell’effettuare questo studio, il gruppo di ricercatori ha collaborato con i ricercatori dell’Università del Michigan Jacinta Beehner e Sofia Carrera. Proprio durante i periodi di siccità, è emerso che le scimmie iniziassero a perdere peso, mostrando in modo piuttosto evidente vertebre e gabbie toraciche. In queste circostanze, le madri pare che si siano addirittura rifiutati di prendersi cura dei loro piccoli, abbandonandoli nella speranza di andare a trovare del cibo.

Sempre in quei periodi, i tassi di mortalità sono saliti di tanto, soprattutto neonati e femmine. I ricercatori hanno scoperto che le scimmie che mostravano un aumento di questi ormoni dello stress durante i periodi di siccità brevi, avevano una maggiore probabilità di sopravvivere alla grave siccità causata da El Niño rispetto alle scimmie che invece non avevano sperimentato una risposta di stress minore.

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