Il Rio delle Amazzoni scorre per 6.400 chilometri: dalle Ande peruviane attraversa il Sud America per poi sfociare nell’Oceano Atlantico. Ma non è sempre stato così. Nel 2006, tramite studi geologici, è stato scoperto che milioni di anni fa il fiume scorreva nella direzione opposta. Si tratta di una scoperta straordinaria fatta, per caso, da Russell Mapes, un geologo dell’Università della Carolina del Nord. Egli, infatti, stava studiando il flusso di sedimenti fluviali dalle Ande fino all’Oceano, quando incorse in qualcosa di mai sentito prima.
Hanno trovato antichi frammenti di zircone, che potrebbero provenire solo dalla direzione orientale e non dalle Ande collocate sul versante occidentale. Si tratta di una scoperta inconsueta poiché il fiume scorre da ovest a est e non da est a ovest. Ma, questa non è stata l’unica prova. Sono stati rinvenuti fossili di animali marini in aree insospettabili.
Un cambio di rotta per il Rio delle Amazzoni
Il gruppo di ricercatori ha associato l’inversione di rotta a una zona montuosa nel nord-est del Sud America. Si tratta di un’area formatasi tra 65 e 145 milioni di anni fa, durante il periodo Cretaceo. Inoltre, Drew Coleman, ha spiegato che l’Amazzonia è così piatta che un’inclinazione in entrambe le direzioni può cambiare drasticamente le cose.
Secondo gli studi, in passato, prima della formazione delle Ande, il fiume scorresse da esta a ovest verso l’arco di Purus e l’acqua sul lato ovest dell’arco sfociava nell’Oceano Pacifico. Con la nascita delle Ande, si formò una conca, tra le montagne e l’arco, che col tempo si è riempita e ha permesso il cambiamento della direzione del flusso.
“Pensiamo che quest’ultimo cambiamento sia avvenuto negli ultimi cinque-dieci milioni di anni, il che è davvero veloce, geologicamente parlando“, ha poi aggiunto Russell Mapes. “Questo dimostra quanto sia transitoria la superficie terrestre“. Secondo un modello del 2014, l’accumulo di sedimenti ha sollevato l’area provocando così l’inversione del flusso del Rio delle Amazzoni.