Dimenticatevi le telecamere di sicurezza della Trust o di Amazon, nell’immediato futuro la sicurezza domestica potrebbe venire dominata da una nuova categoria di droni di ultima generazione. O, quantomeno, la sicurezza delle case dei ricchi. E’ questa l’idea di Sauron, una startup californiana che, nonostante il suo nome incredibilmente inquietante, ha già attirato l’attenzione di alcuni pezzi grossi della Silicon Valley.

Oggi i droni di sorveglianza di Sauron sono rivolti ad una clientela facoltosa, per un uso privato, ma viene facile domandarsi quanto ci vorrà prima che la tecnologia venga usata per scopi di sorveglianza anche dai governi — inclusi quelli non proprio amici del concetto di diritti umani.

Così i droni proteggeranno la casa dei ricchi in tempo reale

Il sistema di sicurezza di Sauron promette una protezione senza precedenti. Sensori e telecamere monitorano costantemente il perimetro della proprietà, mentre droni lanciati da una “capsula di deterrenza” illuminano i movimenti sospetti con potenti fasci di luce. Le informazioni raccolte vengono poi elaborate in tempo reale per creare una rappresentazione virtuale e tridimensionale della casa, simile al display digitale di una Tesla.

Gli avvisi generati dal sistema sono monitorati da agenti di sicurezza privati attraverso un hub centrale. Inoltre, grazie a tecnologie come il lidar, che utilizza la luce per creare mappe dettagliate, e al riconoscimento facciale fornito da aziende come Paravision, il sistema è in grado di identificare persone sconosciute che si avvicinano alla proprietà. Un futuro che potrebbe piacere ai fanatici della sicurezza, ma che apre le porte anche a più di qualche scenario problematico.

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Una soluzione di sorveglianza di lusso

Sauron si rivolge principalmente a una clientela di alto livello, con un focus iniziale su città come San Francisco, Los Angeles e Miami. Il lancio ufficiale è previsto per il prossimo anno, ma il progetto ha già attirato l’interesse di numerosi investitori, tra cui fondatori di Palantir e Flock Safety. La presentazione del prodotto è stata organizzata in occasione di un evento privato durante Art Basel Miami Beach, il che sottolinea l’esclusività del marchio.

L’idea di una casa ultra-sicura basata su tecnologie avanzate non è ovviamente priva di critiche. Il co-fondatore di Sauron, Kevin Hartz, ha sottolineato che “se qualcuno entra nella mia proprietà, dovrei sapere chi è”, aprendo il dibattito sull’uso del riconoscimento facciale in ambito residenziale. Non è l’unico aspetto controverso: quanto ci vorrà prima che si passi da semplici strumenti di sorveglianza a soluzioni alimentate da AI per neutralizzare gli intrusi? A quanto pare, non lo sa nemmeno l’azienda stessa: Sauron non ha ancora escluso l’idea di sviluppare contromisure più aggressive, come l’uso di droni che potrebbero intervenire fisicamente. “E’ ancora in fase di studio”, ha commentato Hartz.