È stato individuato, dopo tanti decenni, quello che è chiamato composto fantasma che si troverebbe all’interno dell’acqua potabile. A distanza di circa 40 anni, ebbene si, gli scienziati hanno individuato questa sostanza misteriosa che si troverebbe nell’acqua potabile degli Stati Uniti. A condurre questa ricerca, sono stati i ricercatori degli Stati Uniti e della Svizzera, i quali dopo tanti studi sono arrivati alla scoperta dell’anione chimico cloronitrammide (CI-N-NO2).

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A parlare e spiegare i risultati di questa ricerca, è stato il Professore Ian Rae, un noto esperto di sostanze chimiche nell’ambiente che opera presso la Facoltà di Chimica dell’Università di Melbourne e consulente del Programma delle Nazioni Uniti per l’ambiente in materia di sostanze chimiche. Quest’ultimo, parlando dei della ricerca effettuata insieme al suo team, l’ha definita un “meraviglioso lavoro di investigazione chimica”.

Composto fantasma nell’acqua potabile, una ricerca shock lo porta alla luce

Un gruppo di ricercatori degli Stati Uniti e Svizzera  al termine di uno studio e ricerca, ha scoperto l’anione chimico cloronitrammide, ovvero il CI-N-N02 che altro non è che un sottoprodotto della clorammina inorganica, un gruppo di sostanze chimiche che include monoclorammina e diclorammina. Quest’ultime vengono aggiunte ai sistemi idrici al fine di disinfettare l’acqua potabile. La sostanza fantasma non è mai stata individuata dagli esperti per via del suo basso peso chimico.

Chi avrebbe mai pensato che una combinazione così semplice sarebbe rimasta nascosta nel corso di diversi secoli di ricerca chimica in cui decine di migliaia di sostanze chimiche sono state inserite nei libri, per così dire?

Professor Ian Rae

Ma bisogna preoccuparsi? Al momento i ricercatori non si sono sbilanciati su questo punto, ma è chiaro che bisognerà fare ulteriori accertamenti per escludere ogni tipo di rischio e preoccupazione.

Il ricercatore ha aggiunto che qualora questa sostanza chimica scoperta da poco dovesse rivelarsi non tossica, questa scoperta potrebbe davvero essere importante e aiutare gli scienziati a capire come si formano le altre sostanze chimiche più tossiche e come limitare l’impatto delle sostanze in questione sulla salute dell’uomo.

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