Neuralink, la startup fondata da Elon Musk specializzata in interfacce cervello-computer, ha ricevuto l’approvazione per avviare il suo primo trial clinico in Canada. Questo studio mira a valutare la sicurezza e la funzionalità iniziale di un impianto progettato per consentire a persone con tetraplegia di controllare dispositivi digitali attraverso il pensiero.
Il nuovo trial clinico in Canada
Il trial, denominato CAN-PRIME, sarà condotto presso l’University Health Network di Toronto, che ha annunciato di essere stata selezionata per eseguire la complessa procedura neurochirurgica. L’obiettivo principale è testare l’efficacia dell’impianto nel permettere ai pazienti di interagire con dispositivi esterni senza l’uso delle mani, migliorando così la loro qualità di vita.
Negli Stati Uniti, Neuralink ha già impiantato con successo il dispositivo in due pazienti. Uno di essi ha utilizzato l’impianto per giocare a videogiochi e apprendere la progettazione di oggetti in 3D, dimostrando le potenzialità della tecnologia nel ripristinare alcune funzionalità motorie attraverso il controllo mentale.
Neuralink: l’azienda più rivoluzionaria di Elon Musk?
Neuralink, fondata nel 2016 da Elon Musk, mira a sviluppare interfacce cervello-computer per consentire la comunicazione diretta tra il cervello umano e dispositivi esterni. L’obiettivo principale è aiutare persone con gravi disabilità neurologiche a recuperare funzioni motorie e sensoriali compromesse. Nel gennaio 2024, è stato impiantato il primo chip cerebrale in un paziente umano, permettendogli di controllare un cursore sullo schermo tramite il pensiero. Successivamente, un secondo paziente ha utilizzato l’impianto per progettare oggetti 3D e giocare a videogiochi. Nel frattempo, Neuralink sta concentrando i suoi sforzi su un secondo progetto estremamente ambizioso: l’azienda ha ricevuto la designazione di “dispositivo rivoluzionario” dalla FDA per il suo impianto “Blindsight“, progettato per ripristinare la vista in individui con cecità totale.
L’impianto di Neuralink, denominato “Link”, è un dispositivo delle dimensioni di una moneta che viene inserito nel cranio. Utilizza oltre 1.000 elettrodi flessibili per registrare e stimolare l’attività neurale, traducendo i segnali cerebrali in comandi per dispositivi esterni. L’installazione avviene tramite un robot chirurgico che posiziona con precisione gli elettrodi nelle aree cerebrali target, minimizzando i danni ai tessuti circostanti.