Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha esortato Donald Trump a intensificare la lotta contro gli attacchi informatici condotti da governi ostili come Russia, Cina e Iran, in un momento in cui cyber attacchi mirati stanno prendendo di mira funzionari del governo statunitense, spesso con il tentativo di influenzare le campagne elettorali.
Brad Smith, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente e responsabile legale di Microsoft, ha dichiarato al Financial Times che la sicurezza informatica dovrebbe avere un ruolo più centrale nelle relazioni internazionali. Ha invitato il presidente eletto a inviare un messaggio forte, affermando: “Non dovremmo tollerare il livello di attacchi che stiamo vedendo oggi.”
Attacchi informatici in aumento: c’è lo zampino di Russia e Cina
Gli attacchi ransomware contro le imprese statunitensi sono aumentati vertiginosamente negli ultimi anni. Molti di questi attacchi, spesso attribuiti a gang criminali, sono “tollerati e, in alcuni casi, persino facilitati” dal governo russo, secondo Smith.
Recentemente, le agenzie di sicurezza statunitensi hanno accusato la Cina di una vasta campagna di spionaggio informatico, che ha preso di mira le reti di telecomunicazioni americane in vista delle elezioni di questo mese. Smith ha elogiato i progressi dell’amministrazione Biden nella protezione contro i cyber attacchi, ma ha sottolineato che sono necessari ulteriori passi per scoraggiare questi stati-nazione.
Un rapporto di Microsoft ha rivelato che i clienti dell’azienda affrontano oltre 600 milioni di attacchi informatici al giorno, con gruppi criminali e statali che spesso collaborano per condividere strumenti e strategie. Smith ha anche testimoniato al Senato USA che Russia, Cina e Iran hanno intensificato gli sforzi digitali per interferire nelle elezioni globali.
La necessità di prendere sul serio la sfida con la Cina
Nonostante l’impegno contro i cyber attacchi, Microsoft stessa è finita sotto accusa. Un rapporto del US Cyber Safety Review Board ha definito “inadeguata” la cultura della sicurezza dell’azienda, evidenziando errori evitabili che hanno permesso a hacker cinesi di accedere a centinaia di account email ospitati sui sistemi cloud di Microsoft.
In risposta, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha annunciato che la sicurezza diventerà una priorità assoluta per l’azienda, con misure come il legare la retribuzione del personale ai risultati in ambito sicurezza.
Smith ha anche chiesto al governo statunitense di accelerare le esportazioni di tecnologie digitali verso regioni come il Medio Oriente e l’Africa, sottolineando la necessità di competere più efficacemente con la Cina. Tuttavia, il contesto rimane complesso, con il proseguimento dei controlli sull’export di chip AI da parte degli Stati Uniti per evitare che queste tecnologie finiscano in mani cinesi.
Mentre il futuro impatto di un’amministrazione Trump sul settore tecnologico resta incerto, Smith ha evidenziato l’importanza di bilanciare eventuali liberalizzazioni interne con una maggiore e più efficace sorveglianza dell’esportazione di tecnologia e software all’estero.