Una recente indagine affidata da Facile.it a mUp Research e Bilendi ha svelato che purtroppo i disagi psicologici tra i giovani sono sempre più in crescita. Nello specifico ad essere maggiormente colpiti sono i giovani di età compresa tra i 10 e i 20 anni e le cause sono legate ad una serie di fattori. Tra i maggiori disagi possiamo menzionare ad esempio l’isolamento, l’apatia, la difficoltà nel relazionarsi e gli attacchi di panico. E ciò che fa riflettere è il fatto che 1 famiglia su 2 decide di non intervenire e non ricorrere a delle cure specialistiche, spesso spinti da problemi di natura economica.
L’indagine effettuata ha permesso di scoprire che dalla pandemia ad oggi 1 ragazzo su 4 ha manifestato delle problematiche psicologiche. E nello specifico ad essere più colpiti, esattamente 46,3%, sono i giovani di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Mentre invece il 44,6% riguarda i giovani di età compresa tra i 13 e i 14 anni.
Le forme di disagio più diffuse tra i ragazzi
Ma esattamente, in che modo si manifestano i disagi? Il 20,3% dei giovani e quindi circa 1,2 milioni scelgono di isolarsi nella propria stanza. Mentre invece il 17,1% mostra una certa difficoltà nel relazionarsi con i coetanei. L’11,7% dei giovani si presentano come delle persone apatiche.
Ma la situazione è anche più grave di quanto immaginato. Dall’indagine è infatti emerso che il 9,4% dei ragazzi e quindi circa 588 mila soffrono di attacchi di panico. E l’8,5% hanno manifestato dei disturbi alimentari.