Tra i pianeti considerati più ambigui e allo stesso tempo complicati vi troviamo Urano ovvero, in ordine di distanza, il settimo pianeta del Sistema Solare . In realtà, stando a quanto emerso da un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, le sue stranezze sono semplicemente legate alle sfortuna. Infatti quando nel 1986 la sonda Voyager 2 ha sorvolato questo pianeta era in atto una fortissima attività solare che ha alterato il campo magnetico di Urano.
In tale occasione il sorvolo di Voyager 2 ha consentito di poter realizzare una serie di fotografie ravvicinate e allo stesso tempo ha permesso di studiare la sua magnetosfera. Dati questi considerati molto importanti in quanto hanno consentito di poter conoscere alcune caratteristiche interne legate a tale pianeta.
L’analisi dei dati 40 anni dopo il sorvolo
Dopo circa 40 anni dal sorvolo effettuato da Voyager 2 un nuovo studio coordinato da Jamie Jasinski, del California Institute of Technology (Caltech), ha permesso di fare chiarezza sulle stranezze di Urano. Nello specifico i ricercatori hanno scoperto che in quei giorni il pianeta è stato investito da un vento solare talmente tanto intenso da aver falsato l’immagine di Urano.
Secondo i ricercatori se Voyager avesse sorvolato Urano una settimana prima di quando è stato fatto i risultati sarebbero stati completamente diverso. Infatti sarebbe stato possibile trovare una magnetosfera come quella di altri pianeti giganti appartenenti al Sistema Solare. E quindi ad esempio come quella di Nettuno, Saturno e Giove. E non sarebbe stata registrata alcuna caratteristica diversa o addirittura anomala.