L’app Threads di Meta, lanciata come alternativa a Twitter, sta affrontando una sfida significativa ma tutto fuorchè inedita per il mondo dei social: il fenomeno dell’engagement bait. In parole semplici: tutti i post provocatori creati appositamente per far arrabbiare gli utenti, racimolando facili interazioni.
Se sei un utente attivo su Threads, probabilmente ti sarà capitato di imbatterti in contenuti progettati appositamente per generare risposte e interazioni. Adam Mosseri, responsabile di Instagram, ha recentemente riconosciuto il problema, dichiarando che l’azienda è al lavoro per riportare la situazione sotto controllo.
“Abbiamo osservato un aumento dell’engagement bait su Threads e stiamo lavorando per tenerlo sotto controllo”, ha affermato Mosseri in un post su Threads. Non ha specificato quali misure l’azienda intenda adottare, ma ha accennato che ci saranno ulteriori aggiornamenti in merito.
Questa è la prima volta che Mosseri affronta pubblicamente il problema, diventato ormai un argomento di discussione sempre più frequente su Threads. La piattaforma, che di default mostra i post secondo un feed algoritmico, tende a favorire contenuti che generano molte risposte, anche se non sempre si tratta di materiale apprezzato dagli utenti. Spesso, infatti, questi post diventano virali proprio per il modo in cui catturano l’attenzione, suscitando reazioni forti e polarizzanti.