Negli ultimi anni, la crescita degli annunci pubblicitari all’interno dei sistemi operativi delle smart TV è diventata sempre più evidente, e l’ultima mossa di LG ne è un esempio lampante. A settembre, l’azienda ha annunciato l’introduzione di pubblicità nelle schermate di salvaschermo delle sue TV. Questa decisione rappresenta un’ulteriore espansione degli annunci nel software delle TV, rendendo quasi impossibile evitarli, anche quando non si sta guardando nulla.
Un annuncio passato in sordina: chissà perché
Non sorprende che LG non abbia fatto una grande comunicazione di questa novità ai consumatori. L’annuncio, infatti, è stato indirizzato agli inserzionisti e non agli utenti, segno che la strategia dell’azienda punta più ai guadagni pubblicitari che all’esperienza del cliente. Come riportato da FlatpanelsHD, alcuni possessori delle TV di ultima generazione, come il modello G4, hanno già iniziato a vedere questi annunci a tutto schermo, che appaiono prima dell’avvio del normale salvaschermo e sono localizzati in base alla regione del televisore.
LG, come molti altri produttori di smart TV, sta cercando di sfruttare ogni momento possibile per inserire pubblicità, anche durante periodi di inattività dello schermo, tradizionalmente utilizzati per mostrare opere d’arte o foto personali. Sebbene sia possibile disattivare questi annunci nelle impostazioni del televisore, la loro introduzione riflette l’importanza crescente dei ricavi pubblicitari per le aziende che operano nel settore delle TV.
La divisione LG AD Solutions, che gestisce gli annunci dell’azienda, ha dichiarato che questi spot vengono mostrati non solo durante i salvaschermo, ma anche nella schermata iniziale, su LG Channels e nel Content Store. Secondo l’azienda, queste pubblicità possono aumentare la consapevolezza del marchio fino a 2,5 volte rispetto ad altri formati.
La stessa azienda ammette di essere consapevole che quando la TV è in stand-by, gli utenti potrebbero non essere effettivamente davanti allo schermo per vedere le pubblicità, ma LG spiega anche che, secondo i suoi analisti, in realtà moltissime persone hanno un approccio multitasking e tendono a messaggiare o navigare sui social media sul divano. Questo periodo di inattività, insomma, potrebbe essere una miniera d’oro da capitalizzare con annunci pubblicitari ad hoc.
L’invasione delle pubblicità
La tendenza a inserire pubblicità sempre più invasive nel software delle TV riflette un cambiamento nel modello di business dei produttori. LG, ad esempio, ha recentemente stretto una partnership con Nielsen per raccogliere dati sui contenuti visualizzati dagli utenti tramite la tecnologia di riconoscimento automatico. Inoltre, l’azienda ha dichiarato di voler evolversi da semplice produttore di hardware a piattaforma media e di intrattenimento, con particolare interesse per gli annunci interattivi e acquistabili direttamente tramite la TV.
Questa evoluzione non è priva di conseguenze per gli utenti. Le TV prive di pubblicità di terze parti, come Apple TV, stanno diventando sempre più rare. I consumatori si trovano dunque a dover scegliere tra modelli più economici, come quelli che utilizzano sistemi operativi basati su pubblicità come Roku OS, e opzioni più costose ma con meno intrusioni pubblicitarie. Talvolta, proprio come nel caso di LG, perfino acquistare un televisore di fascia premium non offre la garanzia di essere protetti dalla pubblicità.