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Inquinamento da plastica degli oceani, stabilito per la prima volta un obiettivo numerico

I ricercatori della Kyushu University hanno scoperto che per evitare gravi danni marini bisognerà ridurre del 32% entro il 2035 la presenza di rifiuti di plastica negli oceani.

Inquinamento da plastica degli oceani, stabilito per la prima volta un obiettivo numerico

Sempre più spesso si sente parlare di inquinamento marino da plastica, ed ecco che per la prima volta i ricercatori della Kyushu University sono riusciti a fornire un obiettivo numerico legato allo sforzo globale volto a contrastare tale forma di inquinamento. Si tratta infatti di un problema mondiale che tende a crescere ogni giorno sempre di più, e se non verranno presi dei seri provvedimenti ecco che la situazione non potrà mai migliorare. Al contrario tenderà a peggiorare.

I ricercatori menzionati in precedenza dopo aver mappato il flusso e il destino di tali rifiuti di plastica all’interno degli oceani ecco che sono arrivati a scoprire che per evitare gravi danni marini nel corso dei prossimi anni sarà necessaria una riduzione dei rifiuti di plastica pari al 32%. Il tutto entro il 2035. Solo nel 2022, secondo il team di ricerca, i rifiuti di plastica finiti negli oceani sono stati circa 25,3 milioni di tonnellate.

I ricercatori hanno trovato un modo per riciclare efficacemente la plastica senza degradarne la qualità I ricercatori hanno trovato un modo per riciclare efficacemente la plastica senza degradarne la qualità

La ricerca, ha spiegato la prima autrice dello studio ovvero Chisa Higuchi, ha l’obiettivo di tracciare i rifiuti per capire dove finiscono dopo essere stati lasciati all’interno di fonti d’acqua, e quindi fiumi e oceani. Per fare ciò il team si è servito di modelli computerizzati in grado di seguire la plastica nel suo movimento e durante la fase di decomposizione.

La scoperta dei ricercatori

I ricercatori grazie allo studio effettuato hanno scoperto che ridurre entro il 2035 il 32% di rifiuti di plastica che entrano negli oceani e quindi 8,1 milioni di tonnellate significa riuscire a ridurre del 50% la presenza di plastica proprio negli oceani entro il 2050.

Per quanto riguarda invece le zone più inquinate come il Mar Cinese Orientale e il Mar Giallo ecco che secondo il team la riduzione dei rifiuti di plastica potrebbe raggiungere addirittura il 63%. Tali risultati, secondo l’autrice dello studio, potranno essere raggiunti solamente se vengono messe in pratica determinate strategie. Tra queste ad esempio la sensibilizzazione del pubblico e un miglioramento nella gestione dei rifiuti.

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