La scienza non si ferma mai. Tanti sono gli studiosi continuamente al lavoro per scoprire cosa ci circonda e cercare di trovare una soluzione a malattie e problemi di vario genere. Proprio in tale ambito interesserà sapere che i ricercatori della Rice University, guidati da Jason Hafnerp, hanno svolto uno studio che potrebbe aprire nuovi scenari.
In particolare, potrebbero aver scoperto come il colesterolo influenza le membrane cellulari e i loro recettori. Un vero e proprio apripista per future ricerche su tale patologia che affligge tantissime persone. Ecco cosa hanno scoperto.
In che modo il colesterolo influenza l’organizzazione delle membrane cellulari?
In base a tale studio, pubblicato sul Journal of Physical Chemistry A, comprendere la struttura e le interazioni del colesterolo nelle biomembrane rappresenta da sempre un ostacolo da superare per i ricercatori. Per questo motivo Hafner, professore di fisica, astronomia e chimica, ritiene che:
La nostra scoperta potrebbe avere implicazioni significative per la comprensione delle malattie legate alla funzione della membrana cellulare, in particolare il cancro, dove l’organizzazione della membrana è fondamentale.
Per raggiungere tale risultato il laboratorio di Hafner ha deciso di rivolgersi alla spettroscopia Raman. Quest’ultima è una tecnica che prevede l’utilizzo della luce laser per disperdere molecole e produrre così spettri vibrazionali dettagliati, grazie a cui è possibile ottenere ricche informazioni molecolari. Entrando nei dettagli, gli studiosi hanno esaminato le molecole di colesterolo incorporate nelle membrane e confrontato gli spettri osservati con quelli calcolati usando la teoria del funzionale della densità.
Grazie a tale processo, ha spiegato Hafner, hanno potuto “osservare le vibrazioni uniche di ogni molecola e di saperne di più sulla loro struttura”. È la prima volta che dei ricercatori sono riusciti a misurare direttamente le strutture della catena del colesterolo nel loro ambiente naturale a membrana. Una scoperta importante che potrebbe permettere in futuro di trovare una risposta a molti quesiti.