I dinosauri hanno popolato il nostro pianeta milioni di anni fa, fino a quando un evento catastrofico non ne ha causato l’estinzione. L’uomo è da sempre allo studio di questa specie, alla ricerca di risposte che potrebbero essere importanti per capire come la natura e gli ecosistemi si siano ripresi dopo tale evento catastrofico.

La scoperta di una nuova specie di dinosauro è sensazionale, affermano i ricercatori, lo studente che ne ha evidenziato le caratteristiche particolari, Jeremy Lockwood, ha capito subito che avevano trovato qualcosa di speciale. Le caratteristiche fisiche differenti, come soprattutto l’osso dell’anca, grande quanto un piatto da portata, ne fanno uno degli esemplari più completi scoperti nel Regno Unito negli ultimi 100 anni.

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Altri dettagli della struttura ossea, come il cranio, i denti e altri particolari rinvenuti nel fossile, sottolineano l’importanza della scoperta sensazionale. Come proprio l’osso pudico, molto più grande di quanto si potessero aspettare i ricercatori, fanno sapere loro stessi basando le ipotesi sulle eventuali dimensioni del dinosauro.

Una nuova specie più completa degli altri esemplari

Questa nuova specie che dovrebbe appartenere a una famiglia già conosciuta, probabilmente è del genere “bestiame del Cretaceo”. Secondo i ricercatori si porrebbe come una specie similare tra il Brighstoneus essendo più giovane di quest’ultimo, ma al contempo, appare essere più vecchio del Mantellisaurus. Quindi di un esemplare in evoluzione tra le due sopra citate. In ogni caso, parliamo di una specie di dinosauri appartenenti al genere dei Comptonautus. Si tratta di dinosauri iguanodonte, erbivori di grandi dimensioni e molto robusti fisicamente, afferma il team dell’Università di Portsmouth.

La dottoressa paleontologa Susanna Maidment, ricercatrice presso il Natural History Museum di Londra, dichiara che si tratta di una scoperta speciale e importante. Ponendo tale specie tra quelle definite “animale da pastore”, bisonti che solcavano le pianure alluvionali 120 milioni di anni fa, perché probabilmente scappavano in mandrie dai predatori. Particolari evidenziati dalle impronte dei fossili rinvenute proprio nelle zone limitrofe a quella del ritrovamento.