Si sente sempre più spesso parlare della caduta, sulla Terra, di detriti spaziali nonostante questi dovrebbero in realtà bruciarsi nell’atmosfera in assoluta sicurezza. Molti ad esempio ricorderanno quanto accaduto di recente in Florida dove un pezzo della Stazione Spaziale Internazionale è andato a schiantarsi contro il tetto di una casa mettendo in serio pericolo la vita delle persone presenti. Oppure ancora tanti ricorderanno quanto accaduto in Canada dove il pezzo di una navicella spaziale Spacex Dragon è andato a schiantarsi contro una fattoria.
Purtroppo sempre più spesso i detriti spaziali riescono ad arrivare sulla Terra e gli esperti hanno quindi voluto lanciare l’allarme invitando tutti a riflettere su quanto tutto questo sia da considerare estremamente pericoloso. Ma, come mai tutto questo accade? In realtà gli esperti non riescono a fornire una risposta esatta a tale domanda.
Ed è proprio per questo motivo che il direttore esecutivo del Center for Orbital and Reentry Debris Studies della Aerospace Corporation, ovvero Marlon Sorge, nel corso di una recente intervista rilasciata ad Ars Technica è intervenuto affermando che è necessario lavorare per comprendere davvero quale sia il processo legato a tali fenomeni per poterlo studiare. E quindi poter essere pronti ad accogliere l’arrivo di nuovi materiali pericolosi.
La pericolosità dei rifiuti spaziali e come intervenire per eliminarli
I rifiuti spaziali che purtroppo riescono ad arrivare sulla Terra rappresentano quindi un vero e proprio pericolo oltre che un problema urgente al quale trovare un rimedio. Su questo si trovano d’accordo sia la NASA che l’Agenzia spaziale europea. I detriti spaziali dovrebbero bruciare durante il rientro, ma purtroppo questo non succede.
A tal proposito, possiamo ad esempio menzionare le moderne astronavi che vengono costruite con materiali leggeri che in fase di rientro non dovrebbero resistere e sopravvivere alle roventi temperature ma che invece riescono a farlo. Come intervenire quindi per risolvere il problema? Una buona soluzione potrebbe essere quella di costruire delle macchine, e più esattamente un laser gigante o veicoli spaziali, in grado di deorbitare i detriti spaziali in assoluta sicurezza.