Il Castello della Walt Disney: sogno o realtà?

Il castello di Neuschwanstein è stato costruito nel 1800 e si trova in Germania. Si dice che il castello sia stato l’ispirazione per il castello di “Cenerentola” della Disney anche se è molto simile a quello della “Bella Addormentata” che si trova nei vari parchi Disney sparsi lungo il mondo. Ma andiamo a vedere se ha effettivamente ispirato o no il design più famoso al mondo.

Il centenario ormai è passato, ma la Disney continuerà sempre ad incuriosire e far sognare grandi e piccini. Fondata da Walt Disney e suo fratello Roy Oliver Disney nel 1923, la società è oggi la seconda compagnia di media negli Stati Uniti, le cui principali divisioni operative si suddividono in Studi di Produzione Cinematografica (Studio Entertainment), Parchi e Centri Vacanze (Parks and Resorts), Media Networks e Prodotti di consumo. Il marchio e logo è un castello bianco su fondo azzurro che apre, dal 1985, ogni cartone animato della Disney e proprio questa silhouette si dice sia ispirato al palazzo tedesco di Neuschwanstein (letteralmente in italiano “Castello della Nuova Pietra del Cigno”), costruito nel XIX secolo e situato nel Sud-ovest della Baviera. Realtà oppure fantasia? Facciamo prima di tutto un passo indietro perché non sempre il simbolo della Disney è stato l’iconico castello. Il logo Disney non ha subito molte variazioni del tempo, ma possiede una particolarità unica.

Il logo Disney non ha subito molte variazioni del tempo, ma possiede una particolarità unica.

In principio, il logo era composto solo dalla firma di Walt Disney, anche se, qualcuno afferma che non sia mai stata davvero la sua firma, bensì una scritta realizzata da uno dei suoi grafici di fiducia, ma questo non riusciremo mai a saperlo in quanto fa parte del mito. Il logo appare per la prima volta nel 1937, e in seguito subisce lievi modifiche fino al 1972 ed è proprio da quel momento che non viene più toccato. Per più di dieci anni la Walt Disney utilizza il font e scritta ancora oggi diventati mito, ma nel 1985 si unisce un’altra parte divenuta importantissima nella storia di questo logo: il mitico castello. Proprio a partire dal 1985 si iniziano a vedere i cartoni animati con il celebre castello bianco su fondo azzurro. Logo che a seconda del cartone presentato è stato adattato e modificato nei colori o in alcuni dettagli segno che denota la grande forza del brand, il quale può permettersi di “giocare” con la sua identità e trovare spunti di novità senza modificare il suo logo nel tempo.

La leggenda del palazzo tedesco di Neuschwanstein.

Nel lontano 1955, in concomitanza con l’inaugurazione di Disneyland, il primo parco a tema Disney, il logo subì ulteriori affinamenti e modifiche. Un’importante novità fu l’introduzione del maestoso castello di Cenerentola, che divenne un elemento integrante del logo stesso trent’anni più avanti. Questo suggestivo castello simboleggiava la magia e l’infinita immaginazione che Disney rappresentava e offriva ai suoi affezionati fan, ma probabilmente un fondo di realtà nella grande e infinita fantasia dell’autore c’era. Parliamo infatti del castello di Neuschwanstein che è stato costruito nel 1800 e si trova in Germania. Questo castello è stato d’ispirazione per il castello di “Cenerentola” della Disney, e non solo. Il castello è anche simile a quello della “Bella Addormentata” a Disneyland oltre che del medesimo logo che dal 1985 troneggia in ogni prodotto cinematografico e non. Proprio questa struttura fu difatti visitata da Walt Disney durante la realizzazione del film di Biancaneve, nel 1937, e lo impressionò così tanto che quando decise di iniziare i lavori per Cenerentola, volle immediatamente che le scene finali fossero ambientati in un castello dall’aspetto simile, ignorando l’oscura leggenda che circolava sul suo conto.

Proprio questa struttura fu difatti visitata da Walt Disney durante la realizzazione del film di Biancaneve, nel 1937.

Questo immenso castello fu abitato dal 1845 al 1886 dal monarca bavarese Ludwing II di Wittelsbach, una particolare figura storica che diversi miti descrivono come “visionario” o altri come “pazzo”. Questo re non amava particolarmente svolgere i propri compiti istituzionali e successivamente ad una sconfitta militare contro la Prussia e l’Austria decise di vivere recluso, all’interno del suo castello. Era anche amico intimo del compositore Wagner, Ludwing II era un fervente cattolico e decise di trascorrere le sue giornate cambiando l’aspetto del suo palazzo, ispirandosi agli antichi miti cavallereschi legati alla ricerca del Santo Graal. Nelle sue “immaginazioni” e visioni pensava di essere addirittura la reincarnazione di Parsifal, l’unico cavaliere della Tavola Rotonda in grado di rintracciare e toccare il prezioso oggetto, e quando i suoi sogni cominciarono a sembrare a tutti delle paranoie, il re iniziò a vivere la sua vita come un’immensa opera teatrale. Per questa ragione l’aspetto del suo castello era molto fiabesco, proprio per assecondare più possibile le sue visioni oniriche. Purtroppo la storia non va molto a lieto fine in quanto la realizzazione del castello divenne praticamente un’ossessione per il monarca, situazione che portò i suoi parenti alla decisione di rinchiuderlo in un altro castello (purtroppo per lui fatiscente), sotto i consigli del medico. Divorato dall’orrore di essere stato destituito e circondato da muri e luoghi raccapriccianti, qualche mese dopo essere stato rinchiuso fu trovato suicida dentro ad una vasca, insieme al cadavere galleggiante del suo psichiatra privato. Di seguito alla morte del re, il castello bavarese fu ribattezzato Neuschwanstein, che in tedesco vuol dire “Nuova Pietra del Cigno“, come omaggio alla sua figura tragica ed eccentrica. Chissà se Disney era a conoscenza dell’intera storia che circonda l’aura di questo luogo, magari se ne era a piena comprensione forse non ne avrebbe fatto simbolo del suo mondo, anche se è vero che non tutte le fiabe finiscono con un lieto fine e dietro ad un mistero c’è sempre un qualcosa di tremendamente magico.

Le caratteristiche del castello.

Il castello di Neuschwanstein si trova nel sud-ovest della Baviera, in Germania ed è situato su una collina sopra il villaggio di Hohenschwangau, vicino a Füssen, nel sud-ovest della Baviera, in Germania. Fu costruito dal re Ludwig II di Baviera come rifugio e omaggio a Richard Wagner anche se inizialmente doveva essere un rifugio personale per il re solitario, poi aperto al pubblico poco dopo la sua morte, nel 1886. Da allora, oltre 60 milioni di persone hanno visitato il Castello di Neuschwanstein. Come struttura parliamo di un edificio a pianta simmetrica e rettangolare. Ha tre piani, ciascuno con una serie di piccole finestre ad arco a tutto sesto, le finestre sono disposte in file, con la fila inferiore che è la più grande.

Il castello è ornato da numerose torri e torrette, la maggior parte delle quali sono puramente decorative, le torrette che gli donano l’iconica forma che poi “forse” Disney ha ripreso per le sue fabie più celebri. L’interno del castello è sontuosamente decorato con un mix di elementi medievali, rinascimentali e barocchi e senza dubbio le caratteristiche più importanti del castello sono la Sala del Trono, la Sala dei Cantori e la Camera da letto del Re. La Sala del Trono è decorata con diversi murales che raffigurano scene delle opere di Richard Wagner. La Sala dei Cantanti è decorata con diversi dipinti che raffigurano scene di fiabe popolari tedesche. La Camera da letto del re è la stanza più riccamente decorata del castello. Presenta un enorme letto a baldacchino, un camino in marmo e numerosi dipinti e arazzi. Ovviamente l’edificio dispone anche di una serie di altre stanze, tra cui una biblioteca, una sala da pranzo e una serie di camere da letto più piccole. Ma quindi ha effettivamente ispirato Walt Disney? L’aura di leggenda che invade questo castello ci piace mantenerla tenendola vita e ci piace anche pensare che quel visionario di Walt si sia avvicinato a questo luogo con rispetto e che la storia, seppur triste del suo ideatore, non sia stata un caso…quel castello aveva bisogno di continuare a sognare ed ora è nei sogni di tutti i bambini.

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