Immaginatevi un gioco da tavolo dungeon crawler, talmente ben strutturato in termini di classi, bilanciamento e meccaniche di gioco che già da solo potrebbe essere un’interessante variazione sul tema nel panorama moderno dei giochi da tavolo che si avvicinano a questo stile. Ora però aggiungeteci una companion app che vi farà cambiare la mappa facendovi preoccupare persino della verticalità di essa, aggiungete il fatto che parliamo di un brand storico e il puzzle è completo: Descent è tornato, e abbiamo avuto modo di provarlo. Ve ne parliamo nella nostra recensione.
Nato nel 2005 come Descent: Viaggi nelle Tenebre, all’epoca il titolo gettò le basi che portarono alla versione rivista del 2012, con regole aggiornate; a tutto questo, c’è da aggiungere la presenza di molteplici espansioni pensate per ampliare il gioco, facendolo diventare uno dei migliori Dungeon Crawler in circolazione. Dopo circa 10 anni, Descent è tornato con il sottotitolo Leggende delle Tenebre nel 2021, per poi ricevere un’espansione chiamata La Guerra del Traditore.
Nel bene della storia
Descent: Leggende delle Tenebre, così come Descent: La Guerra del Traditore, si basano sullo stesso gameplay, e per giocare all’Atto II serve avere la scatola base. Il gioco, principalmente incentrato sulla trama che avanzerà grazie all’ausilio di un’applicazione per tablet, sarà ciò che porterà i quattro giocatori a vivere quest’avventura insieme, in modo cooperativo.
Nel gioco vi troverete a impersonare quattro valorosi eroi alle prese con un dungeon da esplorare e nemici da sconfiggere: il mondo di Terrinoth infatti è popolato da creature terrificanti, e starà a voi combattere e avanzare dentro questo dungeon che, passo dopo passo, si formerà sotto i vostri piedi (in tutti i sensi).
Seppur non ci sia niente di nuovo dal punto di vista dell’avanzamento tramite app, Descent in questa nuova edizione punta tutto sull’esplorazione, rendendola il fulcro interno del game design dietro al progetto. L’approccio alle varie scene sarà scelto dai giocatori, e per ogni scelta disponibile che ci sarà sull’applicazione, ovviamente i giocatori dovranno tirare dadi o prendere decisioni.
Il gioco non si ferma qui però: in Descent infatti vengono implementate meccaniche più tipiche dei videogiochi come il crafting, che vi permetterà di creare oggetti sfruttando dei consumabili, e per ogni azione che ci sarà da fare, l’app vi guiderà alla perfezione. Se infatti di norma i dungeon crawler tendono a diventare affollati velocemente, l’applicazione sarà un ottimo ausilio all’avanzamento dell’avventura.
Ovviamente l’applicazione avrà anche un sistema di salvataggio tale che potrete lasciare la partita in qualunque istante, per poi “riposizionarla” su tavolo in un qualunque momento e riprendere da dove l’avevate lasciata. In questo modo, persino uno dei problemi più comuni dei Dungeon Crawler, la longevità, diventa facilmente risolvibile.
Un mondo 3D
Ma lo spettacolo vero e proprio lo sono i materiali: certo, parliamo di due prodotti abbastanza costosi (anche se gli sconti aiutano molto), ma ogni centesimo speso vale una volta aperta la scatola. Dentro infatti troveremo varie miniature, alcune in resina per quanto riguarda nemici e eroi, altre in cartone da montare per quanto riguarda gli oggetti di scena.
Ogni parte della mappa poi, in base a ciò che vi dirà l’applicazione, andrà a formarsi sotto i vostri occhi, con tanto di barricate pronte a ostacolarvi, scale per salire su altre piattaforme e persino bauli da aprire. Lato miniature, infine, ci saranno anche dei token colorati da inserire sotto alle stesse, così da poterle differenziare e tener meglio i conti dei punti salute, necessari soprattutto se avrete più nemici della stessa tipologia.
Parlando di Descent: Leggende delle Tenebre, all’interno troveremo 16 missioni da giocare, eroi con caratteristiche e abilità uniche che potrete sviluppare avanzando nel gioco, 40 miniature e 46 parti di terreno 3D. Il boss finale, in questo caso, sarà componibile in 3D con le parti di cartone, cosa che offrirà una scenografia unica allo scontro che farete alla fine della campagna.
Differente invece Descent: La Guerra del Traditore, che si pone come secondo atto di questa avventura (con tanto di eroi potenziati), ma che propone una longevità molto simile alla scatola base, con dentro 34 parti di terreno 3D e 26 miniature. Il boss, in questo caso, è una vera e propria (gigante) miniatura di un drago.
Abbiamo citato la longevità del gioco: se pensiamo alla scatola base e alle sue 16 missioni, ognuna con una durata media di 3 ore, ecco che per poter chiudere l’Atto I sarà necessario spenderci sopra almeno 48 ore, più o meno le stesse richieste nell’Atto II. Il fatto che poi siano disponibili 6 eroi differenti (Brynn, Sorte, Galaden, Kehli, Syrus e Vaeri) e che ognuno di loro abbia diversi metodi d’approccio per le varie situazioni che il gioco vi presenterà, da una sorta di rigiocabilità (anche se effettivamente, conclusa la storia, tutti i colpi di scena saranno ben noti).
Descent, sia il gioco base che l’espansione, si prendono il compito sulle spalle di replicare le dinamiche di un Dungeon Crawler dando totale libertà al giocatore: punti esperienza da spendere per migliorare il proprio eroe, soldi da spendere per fabbricare e migliorare il proprio equipaggiamento e la costante proposizione di dialoghi e trama ben strutturati riescono ad aggiungere all’esperienza tutto ciò che Giochi di Ruolo o Videogiochi nel corso del tempo sono riusciti a dare, senza però perdere l’atmosfera del tavolo pieno di miniature e mappe di gioco. Sicuramente non è per i giocatori più casual, ma se siete alla ricerca di una campagna da 1 a 4 giocatori da poter vivere tutto d’un fiato, allora Descent: Leggende delle Tenebre fa al caso vostro. E se rimarrete soddisfatti, con Descent: La Guerra del Traditore potrete ampliare ulteriormente la vostra avventura.