Una giuria si è schierata a favore di Epic Games contro Google in un caso di antitrust che potrebbe ridisegnare il modo in cui i marketplace di app come Google Play sono autorizzati a operare.

Questione di concorrenza sleale

Il verdetto, unanime, conclude una battaglia legale tra le due società durata tre anni. Epic, creatrice del popolare gioco multiplayer online Fortnite, ha intentato per la prima volta una causa contro Google nel 2020, sostenendo che le pratiche del gigante tecnologico in materia di app store violavano le leggi antitrust federali e dello Stato della California. La guerra di Epic contro Apple e Google è incentrata sul suo gioco di successo Fortnite, che è free-to-play e disponibile su quasi tutte le piattaforme software immaginabili, nonostante l’attuale dramma di App Store e Google Play. Epic sostiene che entrambi i giganti tecnologici violano le leggi antitrust costringendo gli utenti ad effettuare i pagamenti attraverso i loro sistemi e prendendo una parte significativa dei ricavi in-app nel processo di pagamento. A loro difesa, Apple e Google fanno generalmente riferimento a preoccupazioni relative alla sicurezza per giustificare il loro desiderio comune di indirizzare gli utenti delle app verso un’autorità software centrale.

Le pratiche di Google in materia di app store sono illegali

Google mette in guardia i clienti dall’installare applicazioni esterne e il processo non è così semplice come scaricare semplicemente qualcosa da Google Play. Alla luce di questi fatti, non era ovvio che Epic avrebbe vinto la causa contro l’ecosistema relativamente meno ristretto di Google Play, ma ha prevalso. “Il verdetto di oggi è una vittoria per tutti gli sviluppatori di app e per i consumatori di tutto il mondo“, ha scritto Epic Games in una dichiarazione sul verdetto. “Dimostra che le pratiche di Google in materia di app store sono illegali e che abusano del loro monopolio per estorcere tariffe esorbitanti, soffocare la concorrenza e ridurre l’innovazione“. Epic ha elogiato la regolamentazione in atto che potrebbe porre ulteriori limitazioni alle pratiche software dominanti di Apple e Google, citando il Digital Markets, Competition and Consumer Bill del Regno Unito e il Digital Markets Act dell’UE.

Google non ci sta

Il vicepresidente degli affari governativi e delle politiche pubbliche di Google, Wilson White, ha confermato l’intenzione dell’azienda di ricorrere in appello. La decisione della Corte ha favorito per lo più Apple, ma ha imposto al produttore di iPhone di aprire il mercato del software consentendo agli sviluppatori di indirizzare i clienti verso opzioni di pagamento alternative. Epic ha iniziato a indirizzare i giocatori di Fortnite verso i download diretti già nel 2018, allontanandoli dal Play Store di Google. Nel 2020, Epic ha rilasciato Fortnite attraverso il mercato ufficiale delle app di Google, ma ha comunque criticato l’azienda per aver scoraggiato gli utenti a scaricare app di terze parti. Ora il popolare gioco non è più disponibile su Google Play, né può essere installato su dispositivi iOS attraverso l’App Store di Apple. Non sarà l’ultima volta che sentiremo parlare della battaglia multi-fronte di Epic; Google farà sicuramente appello a breve.