Il cielo di Roma potrebbe accogliere nuovi protagonisti entro la fine del 2024: i taxi volanti. Carlo Tursi, CEO di UrbanV, ha annunciato questa novità durante la recente Roma Drone Conference 2023, ospitata nell’atmosfera accademica dell’Università Europea di Roma. “La Capitale potrebbe essere tra le prime al mondo ad avere un servizio di taxi aereo“, ha dichiarato con entusiasmo, proponendo il debutto di una rotta inaugurale che collegherà l’aeroporto di Fiumicino al cuore della città.

Il Giubileo come banco di prova

Tursi non ha esitato a sottolineare l’importanza di questo passo in occasione del Giubileo, indicandolo come una prima dimostrazione tangibile di come il trasporto aereo potrebbe essere una realtà quotidiana per i romani. “Stiamo lavorando – ha detto all’Ansa – perché Roma possa essere una delle prime città al mondo ad avere un servizio di taxi aereo. Vogliamo dare il nostro piccolo contributo all’occasione del Giubileo, sarà una prima dimostrazione della fattibilità di questa forma di trasporto aereo“. Ma questa non è solo una questione di comodità o celebrazione: si tratta di un movimento verso il futuro, un segnale della crescita esponenziale del settore dei droni.

Un mercato in espansione

Secondo il report di PwC Strategy&Italy, il mercato italiano dei droni è destinato a crescere in modo significativo, con cifre impressionanti: dai 490 milioni di euro attuali, si prevede che raggiungerà 1,85 miliardi di euro nel 2030, quadruplicando il suo valore. Questa espansione abbraccia diversi ambiti, dall’acquisizione di immagini e dati al trasporto passeggeri, con un salto da 13 a 590 milioni di euro nel medesimo arco temporale. Ma non si tratta solo di numeri: è una trasformazione che interesserà la difesa, il trasporto delle merci e molte altre sfaccettature dell’industria.

UrbanV

UrbanV è  un’azienda fondata da Aeroporti di Roma, Gruppo SAVE, Aeroporto di Bologna e Aeroports de la Côte d’Azur. I primi network di vertiporti saranno realizzati nelle aree di interesse dei soci fondatori ma l’obiettivo è quello di espandersi anche in Europa e nel mondo. I vertiporti sono i punti di imbarco e sbarco passeggeri per gli eVTOL che li trasporteranno da una destinazione all’altra della rete urbana, oltre che da stazioni di pulizia, manutenzione e ricarica dei veicoli stessi. Il primo servizio di trasporto passeggeri realizzabile sarà la mobilità aerea urbana, che facilita sia le connessioni all’interno di aree urbane e suburbane sia con gli aeroporti, con distanze fino a 50-80 km. Questo sistema di trasporto innovativo sarà possibile grazie all’uso di aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale, gli eVTOL, appunto:  veicoli a emissioni zero e silenziosi, progettati per decollare e atterrare in ambienti urbani densamente popolati.

Il punto sulla sicurezza

La Roma Drone Conference si è rivelata un catalizzatore di queste innovazioni. Questo evento, organizzato da Ifimedia e Mediarkè, rappresenta un faro nel panorama italiano riguardante la normativa, le tecnologie e le applicazioni legate ai droni. Luciano Castro, presidente della conferenza, ha sottolineato come questa nona edizione sia un punto di incontro cruciale per esplorare lo sviluppo dei droni e della mobilità aerea avanzata, nonché per affrontare temi cruciali come la sicurezza del volo e le possibili applicazioni in settori chiave come l’energia, i trasporti e l’industria. La sicurezza è una priorità assoluta. Mikael Amura, direttore dell’Ufficio inchieste e prevenzione proattiva dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, ha evidenziato la necessità di segnalare accuratamente gli incidenti correlati ai droni per garantire un’adeguata investigazione e prevenire rischi potenziali. “Stiamo lavorando su questo fronte. Ad esempio, stiamo facendo accordi con le istituzioni per predisporre scenari standard che consentirebbero alla polizia locale, ai vigili del fuoco e ad altre forze dell’ordine di usare i droni in contesti in cui la regolazione europea non lo consentirebbe. Stiamo anche lavorando all’uso flessibile dello spazio aereo – aggiunge il dirigente di Enac all’ANSA – in collaborazione con l’Aeronautica Militare ed Enav (la società che gestisce e controlla il traffico aereo civile in Italia)”.

Il mercato avanza ma bisogna adeguare le norme

Tuttavia, la crescita accelerata del settore dei droni pone anche delle sfide. Giovanni Barraco, dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), ha evidenziato il divario tra l’evoluzione tecnologica e l’adeguamento delle regolamentazioni. “La tecnologia dei droni corre veloce, ma spesso la regolamentazione arriva in ritardo”, ha sottolineato. ENAC sta cercando soluzioni, collaborando con istituzioni e lavorando su scenari standard che consentano l’impiego dei droni in contesti dove la regolazione europea potrebbe non consentirlo.