Anche la CIA avrà presto un’IA conversazionale, simile a ChatGPT. I funzionari dell’intelligence la utilizzeranno per navigare tra l’enorme mole di dati, dossier e documenti non riservati disponibili.
Questa iniziativa fa parte di un più ampio sforzo governativo negli Stati Uniti per competere con la Cina nel campo delle intelligenze artificiali. L’obiettivo è gestire la vasta quantità di dati pubblicamente disponibili, accelerando l’elaborazione di questa fonte critica d’informazioni.
Lo strumento della CIA consentirà ai funzionari di visualizzare l’origine delle informazioni che stanno esaminando e includerà anche una funzionalità di chat per distribuire rapidamente le informazioni. Sarà disponibile all’interno della comunità di intelligence degli Stati Uniti.
Chiaramente, l’IA della CIA non verrà mai messa a disposizione del pubblico. L’agenzia non ha fornito grossi dettagli sulla tecnologia che alimenterà questo nuovo strumento. Non sappiamo se il programma si basa su qualche grande modello linguistico già in uso.
“Siamo passati dai giornali e dalla radio, ai giornali e alla televisione, ai giornali e alla televisione via cavo, all’Internet di base, ai big data, e così via”, ha dichiarato Randy Nixon, direttore dell’unità Open Source Enterprise della CIA. L’uso delle IA, in altre parole, è solo il naturale passo successivo nell’ambito di questa continua evoluzione.