Numerosi esemplari di medusa Phyllorhiza punctuata, conosciuta anche come medusa a pois per i puntini bianchi sul suo ombrello, sono stati avvistati recentemente nelle acque del golfo di Olbia, in Sardegna. Questa specie aliena, originaria del Pacifico, è diventata una presenza sempre più comune nel Mediterraneo orientale dal 2009. Tuttavia, negli ultimi anni, gli avvistamenti di questa medusa sono aumentati notevolmente, indicando un possibile adattamento a nuove condizioni ambientali nella regione.
La medusa a pois è una specie di medusa di grandi dimensioni, con un diametro che può raggiungere i 60 cm. Non è considerata pericolosa per gli esseri umani, poiché la sua puntura è poco o per nulla urticante. Tuttavia, le preoccupazioni principali riguardano il suo potenziale impatto sugli ecosistemi marini e sulla biodiversità autoctona. Questa specie si nutre principalmente di plancton, uova e larve di pesci, il che potrebbe rappresentare una minaccia per le popolazioni ittiche locali.
L’origine della medusa a pois nel Mediterraneo potrebbe essere dovuta a due fattori principali. In primo luogo, potrebbe essere arrivata attraverso il Mar Rosso e il canale di Suez, seguendo il fenomeno della migrazione lessepsiana, favorito dal surriscaldamento degli oceani. In alternativa, potrebbe essere stata introdotta attraverso il traffico marittimo, viaggiando nelle acque di zavorra delle navi, una modalità di introduzione comune per alcune specie aliene.
Al momento, non esistono dati sufficienti per quantificare l’effetto della medusa a pois sugli ecosistemi e sulle attività umane in Italia. Tuttavia, in altre parti del mondo dove è diventata una specie invasiva, ha causato notevoli danni agli ecosistemi marini e alle industrie della pesca. Ogni medusa può filtrare fino a 50.000 litri di acqua al giorno, mettendo a rischio lo sviluppo di specie autoctone del plancton e riducendo il pescato nelle reti delle navi da pesca.
Questi nuovi avvistamenti in Sardegna non sono una buona notizia, poiché riflettono la crescente presenza di specie aliene che possono avere impatti devastanti sugli ecosistemi marini e sulle economie locali. La necessità di monitorare e gestire queste specie invasive è diventata sempre più urgente, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici che favoriscono la loro diffusione.