Un innovativo progetto di ricerca, guidato dall’Università di Paderborn (Germania), ha come obiettivo il lato “green” dell’Intelligenza Artificiale (IA), ovvero rendendo più efficienti e sostenibili i data center. Le reti neurali profonde, utilizzate ampiamente nell’IA, richiedono notevoli risorse computazionali, lee quali aumentano il consumo energetico e le emissioni di CO2. I ricercatori stanno affrontando questa sfida implementando un hardware programmabile, noto come FPGA (field programmable gate array), anziché le tradizionali CPU e GPU.

Il “calcolo approssimativo”

Un approccio chiave utilizzato nel progetto è il “calcolo approssimativo“, che consente di ridurre l’accuratezza delle fasi di calcolo senza compromettere la qualità delle previsioni. Ciò consente di ridurre notevolmente i tempi di elaborazione e il consumo energetico complessivo. Il dipartimento di Informatica dell’Università di Paderborn, insieme al Paderborn Center for Parallel Computing (PC2), è leader nell’ottimizzazione dell’efficienza energetica attraverso l’uso di FPGA per l’IA. La collaborazione con altre istituzioni accademiche e aziende nel progetto è un passo significativo verso un’IA più sostenibile.