La carne coltivata in laboratorio ha raggiunto un importante traguardo: può ora essere etichettata come kosher e halal, secondo quanto riporta Reuters. Questo rappresenta una significativa opportunità per le aziende produttrici di carne coltivata perché amplia la fetta di mercato anche ai consumatori ebrei e musulmani osservanti. Attualmente, la carne coltivata è disponibile solo in quantità limitate negli Stati Uniti e a Singapore, ma gli investimenti pubblici e privati potrebbero permettere al settore di espandersi globalmente. La carne coltivata si distingue per il suo metodo di produzione, che utilizza campioni di cellule animali coltivate, eliminando la necessità di allevamenti intensivi e macelli. L’azienda GOOD Meat ha ottenuto l’approvazione da parte di un gruppo di esperti di sharia, stabilendo che la carne coltivata può essere halal se le cellule utilizzate provengono da animali macellati secondo la legge islamica, tra altri requisiti. Allo stesso tempo, l’Orthodox Union (OU), la più grande agenzia di certificazione kosher, ha approvato il pollo coltivato prodotto dall’azienda SuperMeat, affermando che rispetta gli standard kosher.  Il consumo di prodotti kosher e halal è ampio, con milioni di persone negli Stati Uniti che seguono queste restrizioni alimentari. A inizio anno, le autorità di regolamentazione statunitensi hanno approvato il consumo di pollo coltivato, che è ora servito in alcuni ristoranti di alta classe.