Due anni fa, El Salvador ha adottato il Bitcoin come moneta legale nel tentativo di rivitalizzare la sua economia e migliorare l’accesso ai servizi finanziari. Tuttavia, secondo quanto riporta l’Agence France-Presse, sembra che questa scommessa non abbia sortito gli effetti sperati.
Nonostante l’impegno in prima persona dell’eccentrico Presidente Nayib Bukele, nessuno ad El Salvador utilizza realmente i Bitcoin le spese quotidiane.
L’economista Cesar Villalona ha dichiarato all’AFP che il Bitcoin “non esiste realmente nell’economia locale”. Nel senso che tutto continua ad essere pagato in dollari: stipendi, beni e servizi.
Il Bitcoin ha perso più della metà del suo valore da allora, e sebbene il presidente Nayib Bukele sia estremamente popolare per la sua azione contro le gang criminali, la sua scommessa sulla criptovaluta non è stata altrettanto ben accolta dalla popolazione locale.
A due anni dall’adozione del Bitcoin come moneta legale in El Salvador, accanto al dollaro statunitense, sembra che gli obiettivi posti dal Governo non siano stati raggiunti. I Bitcoin non vengono utilizzati attivamente, nemmeno come forma di store of value. Anche perché con il cosiddetto “inverno delle criptovalute” attualmente in corso, i Bitcoin, di valore, ne conservano o acquisiscono davvero poco. Anzi, è esattamente vero il contrario.
Nel tentativo di ottenere la liquidità per pagare almeno parte dei creditori, a breve i curatori fallimentari dovrebbero iniziare a bombardare il mercato con le riserve di criptovalute di FTX, l’exchange fondato dall’imprenditore Sam Bankman-Fried, ora in disgrazia. Le cose potrebbero mettersi ancora peggio.
Tornando al caso di El Salvador, discutendone con l’AFP, l’economista ed ex governatore della Banca Centrale Carlos Acevedo ha liquidato sbrigativamente la questione “l’esperimento non ha funzionato”.