Zebra di Grevy: nascita eccezionale al Bioparco di Roma

Al Bioparco di Roma, un evento eccezionale ha suscitato entusiasmo tra gli appassionati di animali e gli amanti della natura: la nascita di una rara zebra di Grevy, una femmina che rappresenta una preziosa aggiunta alla lotta per la conservazione di questa specie gravemente minacciata. La cucciola è venuta alla luce nella notte tra il 2 e il 3 settembre, portando gioia a tutti coloro che si dedicano alla protezione della fauna selvatica.

La madre, Bella, è una zebra di Grevy nata nel 2006 al Parco Natura Viva di Bussolengo. È stata una vera eroina, affrontando la nascita del suo piccolo da sola. Il padre, Kye, è stato trasferito allo zoo di Ostrava, in Repubblica Ceca, nel mese di giugno, nell’ambito di un importante progetto di conservazione dedicato a questa specie vulnerabile.

La zebra di Grevy è attualmente classificata come “In pericolo” dalla IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) a causa della drastica riduzione della sua popolazione. Negli ultimi trenta anni, il numero di esemplari è diminuito dell’80%, e oggi si stima che ne rimangano meno di 3.000 in natura, rispetto ai circa 15.000 individui presenti negli anni Settanta. Questa specie è minacciata da molteplici fattori, tra cui la deviazione delle acque dai fiumi per scopi irrigui, la competizione con il bestiame domestico e il bracconaggio finalizzato al commercio di carne e pelli.

Il Bioparco di Roma è fortemente impegnato nella conservazione della zebra di Grevy e partecipa attivamente al programma di conservazione EEP (Eaza Ex-situ Programme), coordinato dall’Unione Europea Zoo e Acquari (EAZA). Questo programma mira a contribuire al ripopolamento delle aree protette e delle riserve naturali in Africa, dove la zebra di Grevy è originaria.

Il Bioparco di Roma è noto per il suo impegno costante nella tutela delle specie animali, sia nazionali che internazionali. Collabora con enti, organizzazioni non governative e istituti di ricerca per la conservazione di varie specie, tra cui rinoceronti, lemuri, tigri e specie autoctone come l’ululone dal ventre giallo e la lucertola delle Eolie. La struttura si distingue per l’adesione a severi standard di benessere animale e per il suo ruolo nella promozione di una cultura naturalistica e della convivenza responsabile con la fauna selvatica, contribuendo in modo significativo alla conservazione delle specie in via di estinzione e all’educazione del pubblico sulla biodiversità e l’importanza della conservazione.