Fondali marini dell’Alaska: gli scienziati trovano misterioso oggetto dorato

Gli scienziati del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) hanno fatto una scoperta sorprendente durante la loro missione di esplorazione dei fondali marini dell’Alaska. Mentre utilizzavano un ROV (Remote Operated Vehicle) per investigare il fondale dell’oceano Pacifico al largo delle coste di Kodiak, hanno individuato un misterioso oggetto dorato con la forma di un uovo, situato a una profondità di circa 3,1 chilometri sotto il livello del mare.

Questo oggetto, composto da materia organica, ha immediatamente attirato l’attenzione degli scienziati a causa della sua insolita forma e colore. Inizialmente, è sorto il dubbio se potesse essere un organismo vivente o qualche tipo di rifiuto o struttura geologica. Ancora più curioso, l’oggetto aveva un foro attraverso il quale sembrava fluire qualcosa in modo intermittente, suscitando ulteriori interrogativi.

Utilizzando il braccio robotico del ROV, i ricercatori del NOAA si sono avvicinati all’oggetto per esaminarlo da vicino e prelevare campioni. La superficie dell’oggetto si è rivelata liscia e regolare, ma a differenza delle spugne marine tipiche della zona, non presentava spicole o cavità, rendendo l’identificazione ancora più difficile.

Gli scienziati hanno ipotizzato diverse teorie sulla natura di questo misterioso oggetto, tra cui la possibilità che potesse essere imparentato con le spugne marine. Tuttavia, per confermare la sua identità, è necessario prelevare campioni di DNA e condurre ulteriori analisi scientifiche.

La scoperta è avvenuta durante la missione Seascape Alaska 5, che si proponeva di esplorare gli habitat di coralli e spugne nelle acque profonde dell’Alaska e studiare la fauna marina nelle zone adiacenti. La spedizione è stata resa accessibile al pubblico attraverso la tecnologia e la rete, consentendo agli interessati di seguire da vicino gli sviluppi scientifici.

La missione continuerà fino al 14 ottobre, e gli scienziati prevedono di tornare nella zona in futuro per raccogliere ulteriori campioni e ottenere una comprensione più approfondita della natura di questo enigmatico “uovo” marino e delle possibili implicazioni per l’ecosistema sottomarino. Resta aperta la possibilità che l’oggetto possa essere un rifiuto umano o prodotto da una forma di vita sconosciuta, ma il suo vero significato rimane un mistero da risolvere attraverso ulteriori ricerche scientifiche.

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