Il tifone Saola ha recentemente colpito la Cina meridionale, causando preoccupazione e evacuazioni preventive mentre si muoveva nella regione dopo aver già provocato danni significativi a Hong Kong. Nonostante la megalopoli abbia evitato un impatto diretto con questa tempesta eccezionalmente potente, Saola ha comunque lasciato il segno con alberi abbattuti e finestre distrutte.
La situazione a Hong Kong è stata così grave che venerdì sera è stato emesso il livello di minaccia più alto, una misura adottata solo 16 volte dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi. Fortunatamente, nelle prime ore del giorno successivo, il livello di minaccia è stato declassato, fornendo un po’ di sollievo alla città.
Nonostante il tifone abbia perso parte della sua intensità dopo aver superato Hong Kong, le autorità cinesi hanno avvertito la popolazione di rimanere in allerta. Forti venti e violente precipitazioni rappresentano ancora una minaccia per la regione.
Per garantire la sicurezza dei cittadini, quasi 900.000 persone sono state evacuate in luoghi sicuri nel sud della Cina. Più di 80.000 pescherecci sono stati richiamati in porto, e le attività lavorative sono state sospese, con gli studenti che vedranno l’inizio dell’anno scolastico rinviato alla prossima settimana.
L’ufficio meteorologico della provincia di Guangdong ha riportato che Saola ha colpito un distretto periferico della città di Zhuhai, situata a sud di Hong Kong, alle 3:30 di sabato. Si prevede che il tifone si sposterà gradualmente in direzione sud-ovest lungo la costa del Guangdong, indebolendosi man mano prima di allontanarsi dall’area.
La Cina meridionale resta quindi in stato di allerta, mentre la popolazione e le autorità monitorano attentamente la situazione e si preparano a gestire le conseguenze del passaggio di Saola. La sicurezza dei cittadini rimane la massima priorità, e le operazioni di soccorso e assistenza sono pronte a intervenire in caso di necessità.