Oggi, un elicottero del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Genova ha scoperto un considerevole sversamento di idrocarburi nelle acque prospicienti la diga del porto di Vado Ligure, situato nella suggestiva regione della Liguria. Questa area contaminata è stata stimata a coprire una superficie di circa 250.000 metri quadrati. La scoperta è avvenuta durante una missione di ricognizione aerea, che ha richiesto circa tre ore di sorvolo lungo le coste liguri.
Una volta identificato l’inquinamento, è stato avviato un processo di verifica che ha coinvolto la polizia giudiziaria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Savona. Sono stati effettuati prelievi e campionature dello sversamento con l’obiettivo di stabilire le eventuali responsabilità legate a questo atto illecito ambientale e individuare i responsabili. Questo sforzo investigativo è stato reso possibile grazie alla cooperazione tra le sale operative della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Savona.
Dopo la scoperta dell’area inquinata, sono stati immediatamente attivati mezzi navali ed aerei per determinare l’entità effettiva dello sversamento e identificare la natura dei prodotti chimici presenti in mare. Inoltre, grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto, sono state implementate misure urgenti per monitorare l’estensione della chiazza di idrocarburi, mitigarne gli effetti dannosi e avviare il processo di bonifica.
Questa scoperta rappresenta un importante passo nella tutela dell’ambiente marino e costiero della Liguria, evidenziando l’impegno delle autorità locali e delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza e la pulizia delle acque della regione. La ricerca delle cause di questo sversamento illegale e l’identificazione dei responsabili sono attività cruciali per garantire che atti dannosi come questo non rimangano impuniti e per prevenire future contaminazioni. La Liguria, con la sua bellezza naturale e il suo ecosistema marino prezioso, merita la massima protezione e cura.