Il telescopio spaziale europeo Euclid ha incontrato una battuta d’arresto nella sua messa in servizio, meno di due mesi dopo il suo lancio da parte dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il problema principale riguarda la sua capacità di mantenere una visione stabile dell’universo oscuro, a causa di un problema intermittente riscontrato nel sensore di guida fine (Fgs), il quale fornisce le informazioni essenziali per stabilizzare il suo punto di vista.
L’ESA ha annunciato questa problematica, che ha richiesto ai responsabili della missione di interrompere la fase di verifica delle prestazioni iniziata nella seconda metà di agosto. Al fine di risolvere questo inconveniente, il telescopio è stato riportato in modalità di avviamento (commissioning).
Il sensore di guida fine (Fgs), progettato appositamente per Euclid, è costituito da sensori ottici che catturano immagini del cielo ai margini del campo visivo dello strumento visibile (Vis). Utilizzando un vasto catalogo di stelle provenienti dal database altamente preciso creato dalla missione Gaia, l’Fgs è in grado di riconoscere almeno tre stelle ben conosciute in qualsiasi direzione in cui Euclid stia osservando. Queste informazioni sono poi utilizzate dal sistema di controllo del telescopio, noto come Attitude and Orbit Control System (Aocs), per orientare e mantenere stabile l’inquadratura di Euclid per il periodo necessario.
Il problema riscontrato nel sensore Fgs è intermittente ma abbastanza frequente da richiedere un’azione immediata. Per affrontare questa sfida nel modo più rapido ed efficace possibile, i responsabili della missione hanno deciso di sospendere la verifica delle prestazioni, al fine di concentrarsi sullo sviluppo e il collaudo di aggiornamenti del software di bordo. Si spera che questi aggiornamenti possano risolvere il problema e consentire a Euclid di riprendere la sua missione di esplorare e comprendere l’universo oscuro.