Google in futuro vuole estendere la longevità dei suoi smartphone, il che significa che vuole supportarli – con nuove funzionalità, aggiornamenti all’OS e patch di sicurezza – per un periodo di tempo superiore, in modo simile a quanto fa Apple con i suoi iPhone.
Il Pixel 6 offre un supporto di tre anni. Chi l’ha acquistato al lancio, in altre parole, sapeva che avrebbe ricevuto tre diversi major update per Android. A questo si aggiungono altri due anni di patch dedicate alla sicurezza e alla stabilità del sistema, per un totale di un supporto di cinque anni. Sono numeri piuttosto impressionanti per l’ecosistema Android, dove è molto frequente che i telefoni più datati, specie se di fascia media o bassa, non ricevano più di due aggiornamenti principali.
A partire dai prossimi Pixel 8 e 8 Pro, Google spera di poter riuscire a dare ai suoi smartphone un supporto simile a quello offerto da Apple.
Google parte da una posizione di vantaggio, dal momento che i suoi ultimi chip sono “fatti in casa”. A differenza degli altri produttori che si affidano ai chip di Qualcomm e dipendono dunque dagli aggiornamenti di quest’ultima azienda, Google può scegliere in autonomia (o quasi) per quanto supportare i suoi Tensor.
Secondo il sito specializzato 9to5google, l’azienda intende superare l’attuale standard di mercato offerto da Samsung (che supporta i suoi top di gamma per un totale di cinque anni) e avvicinarsi alla longevità degli iPhone, che continuano a ricevere aggiornamenti principali fino al termine del loro naturale ciclo vita.